Regolamento acustico - discussione 2° parte

Ritratto di Pino Lo Presti

26 Giugno 2024, 00:20 - Pino Lo Presti   [suoi interventi e commenti]

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- l'art. 22, le Zone A e B e gli orari, i Controlli -

 

 

2) l'art. 22
Questo articolo del Regolamento ha come oggetto le deroghe (in termini di emissione-immissione e orari) alle deroghe già concesse alle "Attività rumorose permanenti", così come definite agli artt. 20 e 21. Riguarda infatti le "Manifestazioni con particolare richiamo di persone". Al comma "1" è scritto:

"Per le manifestazioni di pubblico spettacolo con particolare richiamo di persone per le quali sono previste più di 1000 presenze (concerti, ecc) è possibile derogare sia i valori di normativa che i valori previsti nel regolamento acustico. Inoltre su motivata richiesta possono anche essere derogati gli orari di fine manifestazione."

Ora, vero è che per questo tipo di "Grandi Eventi" le procedure di autorizzazione sono più complesse e richiedono il parere della ASL ma rimane all'Ufficio preposto del Comune (quindi di fatto all'Assessore o al Sindaco) la facoltà di valutare se la manifestazione proposta è da considerarsi un "Grande Evento", e quindi con orari (non definiti dal Regolamento) e valori di Emissione ed Immissione (anch'essi non definiti dal Regolamento, soggetti soltanto al parere della ASL, che si sa essere di mano larga).
Bene, ci sta che durante una estate ci siano dei "grandi eventi" ma il loro numero non è specificato. Non sarebbe stato forse il caso di precisare quante delle 30 deroghe autorizzabili (secondo i parametri degli artt. 20 e 21) per la Zona B (Centro abitato, Zona periferica,  e soprattutto Lungomare Giardina) possano essere a loro volta considerate "Manifestazioni con particolare richiamo di persone" (art. 22)?
Il rischio potenziale è che tutte le 30 manifestazioni - se considerate "Grandi Eventi"(cioè di "Particolare richiamo") -, delle limitazioni (già in deroga) degli artt. 20 e 21 se ne facciano "un baffo"!

nota: si consideri che per quanto riguarda i db, le deroghe dei due suddetti articoli consentono  già un aumento di 10dB rispetto a quelli consentiti in regime ordinario, e cioè, consentono in orario notturno (22.00/06.00) di raggiungere 65dB per la Zona A e 70dB per la B.
Orbene, - non lo dico io - un aumento di 10dB corrisponde ad un aumento del 100%, cioè al doppio, del volume sonoro percepito; per quanto il "percepito" sia soggettivo, cioè dipenda dalle prestazioni delle singole coppie di orecchie, siamo lì!


Cosa dice l'OMS nel suo studio pubblicato nel 2009 con titolo: "Linee guida sul rumore notturno per l'Europa"?
(vedi: https://www.qualecefalu.it/node/24830)

- fino a 30 decibel: non si osservano sostanziali effetti biologici
- tra 30 e 40 decibel: aumentano i movimenti del corpo, i risvegli, i disturbi del sonno, l’eccitazione. Gli effetti sembrano modesti, ma non si può escludere che i gruppi vulnerabili ne risentano in misura maggiore
- tra 40 e 55 decibel: c’è un marcato aumento degli effetti negativi; la maggior parte delle persone esposte ne risente e si adatta a convivere con il rumore. I gruppi vulnerabili, a questo livello di esposizione, sono severamente colpiti
- sopra 55 decibel: la situazione è considerata pericolosa a livello di salute pubblica. Gli effetti avversi sono frequenti e il sistema cardiovascolare comincia a essere sotto stress. Lo stress cardiovascolare è l’effetto dominante
.

Se già con i 70dB consentiti dalle deroghe con "istanze ordinarie" e "istanze semplificate", andiamo oltre di 15db rispetto a quelli sopra-considerati come determinanti una situazione "pericolosa a livello di salute pubblica", la possibilità che sul Lungomare si svolgano fino a 30 "manifestazioni con particolare richiamo di persone", che possano derogare ulteriormente a quei 70dB, dovrebbe far pensare un pò tutti e soprattutto chi è responsabile della sanità pubblica.
90 db è la soglia considerata critica, oltre la quale si producono danni all'udito.


3) le Zone A e B e gli orari
A quante ore di sano riposo ha diritto un individuo per la sanità del suo equilibrio psichico-fisico?

Se si conviene che mediamente siamo attorno alle 7 ore (alzandoci - ancora mediamente - alle 7), dalla mezzanotte quell'individuo avrebbe diritto ad un ambiente salubre anche dal punto di vista acustico, garantito dalla Comunità e soprattutto da chi la governa.
Ma può andar bene lo stesso anche le 00.30!

Ora però, perchè mai i cittadini non devono godere degli stessi diritti - a fronte degli stessi doveri -, indipendentemente dal luogo del territorio in cui vivono?
Ma, va bene, chiudiamo un pò gli occhi anche su questa questione e accettiamo che ci siano parti del territorio - e relativi abitanti - "privilegiate" e altre meno. L'unica che avrebbe senso "umano", a questo punto, sarebbe la distinzione tra zona più abitata e zona meno abitata.
Per quanto gli spazi urbani della città nuova (definita in quei due articoli del Regolamento "Centro urbano") siano più ampi di quelli del centro storico, non si può certo dire che vi sia una minore densità di popolazione/mq!
O, sì?

Quale era lo spirito del DM n. 1444/68 che individuò appunto le due  Zone così definendole:

A) le parti del territorio interessate da  agglomerati  urbani  che
rivestono  carattere  storico,  artistico  o  di  particolare  pregio
ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree  circostanti,  che
possono considerarsi  parte  integrante,  per  tali  caratteristiche,
degli agglomerati stessi;
B) le parti del territorio  totalmente  o  parzialmente  edificate,
diverse dalle zone A).
..
(?)

Sembrerebbe più ragionevole, su questa base, non collocare quindi il "Centro Abitato" in una zona (con cautele minori) diversa da quella del Centro storico e S.Ambrogio; semmai, se due zone si debbono fare, alla prima, alla "A" si dovrebbe inscrivere anche il "Centro Abitato" e alla "B" lasciare "zona periferica e Lungomare Giardina".
Nella Zona B, ricordiamolo, l'orario per le 30 manifestazioni in deroga è l' 1.30 di notte e non le 00.30 della Zona A.

Sembrerebbe, a questo punto, "non ficcante" il tentativo del Consigliere Cesare (Presidente della Commissione incaricata di studiare il Regolamento prima di essere portato in Aula), annunciando il suo voto sfavorevole all'emendamento presentato dal Gruppo "Innoviamo Cefalù", che tale modifica proponeva, di giustificare la scelta della Amministrazione:

(Streaming del C.C. del 12 scorso, parte 2, al punto 9'e 20''): il Consigliere in sintesi dice che avendo quella zona (il "Centro Abitato", cioè la zona nuova) un rumore di fondo (quello veicolare) già alto si avrà una percezione della rumorosità dell'evento diversa.
Potremmo essere d'accordo ma resta che questo riguarda i db e non l'orario!

Gli spettacoli mediamente durano 2 ore/2ore e mezza. Iniziando alle 22 finirebbero alle 00.30, ok. Ma perchè farli iniziare alle 23 (per finire all'una e mezza) o perchè farli durare 3 ore e mezza e anche 4, partendo dalle 22 o dalle 21.30?
Questo maggiore agio concesso all'ospite di godersi lunghe serate cefaludesi non ricade eccessivamente sugli abitanti del "Centro Abitato" (e non solo) costretti non solo a 10 db maggiorati in deroga (in questo come quelli del Centro storico) (che però per loro significa 70 diversamente dai 65 della zona A) ma anche ad un orario prolungato di un'ora rispetto a quelli del Centro storico?
Riposeranno solo 5 ore e mezza se si devono alzare alle 7, peggio se devono farlo prima e magari, già alle 7, salire a lavorare su un ponteggio edile!
A me sembra personalmente in-giustificabile (un cedere della Qualità alla Quantità)!

 



4) i controlli.
Se ne devono occupare i Comuni.
Cosa può fare il cittadino nella eventualità che gli sembri di ravvisare che si trovi di fronte ad un abuso in una serata particolare, che qualcuno faccia "il furbo"?
In primo luogo chiamare le FF.OO. ma queste non possono fare altro che verificare che le certificazioni, le carte, siano in regola ma certo - essendo non abilitati a rilevazioni fonometriche - non ad accertare se c'è o meno un abuso rispetto a quanto nelle carte.
Insieme a questo atto, il cittadino può fare una segnalazione PEC al Comune, nient'altro!
L'ufficio comunale, a quel punto - specie se c'è un verbale di sopralluogo redatto dalle FF.OO -, verifica se quel locale ha i requisiti di legge. Se li ha, si limita a raccogliere le segnalazioni che lo riguardano in una specie di "libro nero". Chi vi è inscritto si rende esposto ad accertamenti senza preavviso.
Nel caso che la supposta trasgressione perduri nei giorni, il Comune chiama l'ARPA che però per varie ragioni non viene. A quel punto si può chiamare un Tecnico privato. Se dagli opportuni rilievi emerge che il ricorrente aveva torto il costo della prestazione professionale è a carico di questi! Pochi useranno questa opzione!

Fuor di dubbio, è frustrante per la dignità del cittadino non avere nessuno che in quelle situazioni, prontamente intervenga verificando ed eventualmente sanzionando. Occorrerebbe un Servizio di Vigilanza serale/notturno specifico che giri per la città, rispondendo alle segnalazioni in tempo "reale"; con un Personale il cui costo ovviamente sia a carico del promotore della manifestazione in deroga.

Esiste però uno strumento che, su questa questione, può venire in soccorso: il "Limitatore di Potenza".
E' un accorgimento tecnico (una specie di Sigillo) (previsto all' art. 6 del D.P.C.M. del 16.04.1999 n. 215) che serve a non permettere agli impianti che potrebbero avere delle caratteristiche di potenza di emissione superiore ai 95dB (e tali da superare i limiti di Immissione in ambiente esterno - D.P.C.M. 1 marzo 1991), di appunto superarli. I "Limitatori" sono quindi obbligatori in questi casi.
Non lo sono nei casi di impianti con potenza inferiore che però alzando semplicemente il volume quei limiti (di immissione esterna) potrebbero ugualmente superare per quanto esponendosi a sanzioni.
Già a Cefalù diversi esercizi, pur con impianti con potenza contenuta, per loro tranquillità, hanno adottato questo sistema. Perchè non rendere questi "limitatori di potenza" obbligatori per tutti? Sarebbe l'unica garanzia che a nessuno possa venire voglia nottetempo di alzare il volume confidando nell'assenza di Vigilanti esterni!

Nota: Nella prossima terza ed ultima parte di questa discussione attorno al Regolamento acustico comunale, trarremo le conclusioni e raccoglieremo le - anche piccole - proposte che vorrebbero essere migliorative, avanzate da più parti.