Per la maggioranza, i cittadini di Cefalù sono di serie A e di serie B, anche, nel diritto al riposo

Ritratto di Pasqualino Turdo

13 Giugno 2024, 21:13 - Pasqualino Turdo   [suoi interventi e commenti]

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Nella seduta di ieri 12 giugno, il Consiglio comunale ha preso in esame il "Regolamento acustico comunale".
Dopo un ampio ed animatissimo dibattito, il Consiglio l'ha approvato con i dieci voti favorevoli dei Consiglieri di maggioranza presenti.
Il voto dei Consiglieri del gruppo "InnoviAmo Cefalù", assolutamente consapevoli dell'importanza del regolamento, è stato di astensione.
                                                                 
Ci siamo astenuti perché nessuno degli emendamenti al regolamento da noi proposti è stato approvato dalla maggioranza.
Ciò, nonostante il Responsabile del Servizio, l'Estensore del regolamento ed il Segretario comunale, avessero espresso favorevolmente il parere tecnico di Loro competenza, sulla quasi totalità degli emendamenti medesimi.
A loro giudizio, infatti, gli stessi "rientravano nelle prerogative del Consiglio comunale".

I nostri emendamenti erano ispirati dalla logica, ben precisa, di uniformare, il più possibile, in tutto il territorio comunale i limiti alle emissioni sonore prodotte dalle "MANIFESTAZIONI TEMPORANEE RUMOROSE IN LUOGO PUBBLICO O APERTO AL PUBBLICO, FESTE POPOLARI O ASSIMILABILI".
Ciò al fine di garantire a tutti i cittadini, indipendentemente dal luogo e dalla zona nella quale risiedono, lo stesso diritto alla salute, che, per quanto attiene le emissioni sonore, passa attraverso il diritto di godere dello stesso numero di ore di riposo nel silenzio della notte.
Al riguardo il primo degli emendamenti che avevamo proposto era il seguente.
                                                             

Con tale emendamento avremmo voluto estendere all'intero centro abitato, con esclusione delle zone periferiche e del lungomare, lo stesso limite delle ore 0.30, che il regolamento fissava, soltanto, per il Centro Storico e per la frazione di Sant'Ambrogio, discriminando, di fatto, i residenti in cittadini di serie A, quelli del Centro Storico e di Sant'Ambrogio, e cittadini di serie B, quelli di tutte le zone fuori dal Centro Storico.

Un altro dei nostri emendamenti, ispirato, come e quanto il primo, alla parità dei diritti di tutti i cittadini ed alla limitazione dei danni alla loro salute causati dalle emissioni rumorose , era il seguente.
                                                    
Con tale emendamento avremmo voluto ridurre il numero delle deroghe in un anno a 30, in tutto il territorio comunale, oltre a quelle per la festività del Patrono e per la notte di Capodanno, e non 30+30 come previsto dal regolamento.

Apriti cielo!
Accusati, addirittura, di "fare ostruzionismo e di fare danno al Consiglio" siamo stati sopraffatti dalla FORZA DEI NUMERI della maggioranza.
Come sempre!

In questa occasione, qualcuno si è, addirittura, superato nella mancanza di rispetto per chi la pensa diversamente da lui.
Il vicesindaco Lapunzina, mentre uscivo, temporaneamente dall'Aula dopo aver dichiarato il mio voto di astensione, a microfono spento, mentre il consigliere Franco sproloquiava contro di me e contro i miei colleghi di minoranza, gli ha detto "lascialo stare, poverino non sta bene".

VIVA LA DEMOCRAZIA, VIVA IL RISPETTO PER GLI ALTRI E, IN PARTICOLARE, PER CHI LA PENSA DIVERSAMENTE.

    Pasqualino Turdo, Consigliere comunale