26 Marzo 2024, 12:32 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Ad Ogliastrillo, sono passati quattro giorni dall'ultima prova di ripartenza della talpa e lo smarino prodotto durante questa prova è, ancora, nella prima delle vasche di sedimentazione.
Là, dove, il nastro trasportatore l'ha scaricato.
E là, lo smarino, saturo dei polimeri e dell'acqua utilizzati per la prova di avanzamento in modalità a pressione, melma era e melma è rimasto.
Dopo quattro giorni.
Un’autentica "pappa" come, in sede di presentazione del progetto, il Prof. Vincenzo Liguori ebbe a descrivere sarebbe stato.
Con tempi di decantazione e di essiccamento, che, per esso e per quello che la talpa produrrà dopo la sua definitiva ripartenza, non consentiranno di sfruttarne appieno la potenzialità di avanzamento.
Ciò perché, ogni qual volta le vasche saranno state colmate, la talpa dovrà essere fermata.
Ciò, nonostante l'aumento della capienza delle vasche, www.qualecefalu.it/node/24794 .
Ciò, nonostante la calce, con la quale la "pappa" sarà, certamente, additivata al fine di accelerarne l'essiccamento, come era già accaduto prima del fermo dell'ottobre 2022, quando con le vasche ricolme di melma, impossibile da conferire a discarica, la talpa sarebbe rimasta ferma anche se tutti i cantieri del raddoppio fossero rimasti aperti, www.qualecefalu.it/node/24535 .
La talpa che avanzerà in modalità a pressione, rispetto ai cedimenti che lo scavo di gallerie può provocare in superficie, sarà garanzia, la migliore, in assoluto.
Sarà, però, come "il cane che si morde la coda".
Per fortuna e purtroppo.
Saro Di Paola, 26 marzo 2024
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