“La sostituzione della nuova rotaia e lo elargamento parziale di Via Vittorio Emanuele"

Ritratto di Saro Di Paola

4 Dicembre 2023, 11:32 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Fu nei primi anni ottanta del secolo scorso che, incuriosito da una pila di vecchie carte all'interno di una delle baracche in lamiera del mercato delle pulci di Palermo, cominciai a rovistarle. 

La scritta "Cefalù" su una pagina del "Giornale di Sicilia" che, piegata a carpetta, custodiva, al suo interno, altre carte, mi incuriosì.
Sfogliai la pagina di giornale e grande fu la mia sorpresa quando vidi che, ad essere custodite erano quattro cartelle di due progetti del "Servizio Tecnico del Municipio di Cefalù".

La prima delle quattro cartelle conteneva le "Tavole di disegno del PROGETTO riguardante la sostituzione della nuova rotaia in lava basaltica delle cave di Catania e lo elargamento parziale di Via Vittorio Emanuele", negli originali in bollo approvati dall'Ufficio del Genio Civile di Palermo il 17 novembre del 1910.
Le altre tre cartelle contenevano tre elaborati del “PROGETTO riguardante lo sbocco a mare della fognatura di via Spinuzza e di parte della via V. Emanuele”, negli originali in bollo redatti il 17 luglio 1908.
Non esitai un attimo ed acquistai le due cartelle per 15.000 delle vecchie lire.

Oggi scrivo del primo progetto.
                                
                                          

Le tavole di disegno di tale  progetto, in carta lucida telata, erano piegate a fisarmonica all’interno della cartella.
Le portai dal corniciaio di fiducia e le feci stendere sotto vetro, per tutta la loro lunghezza di più di due metri, all'interno di una cornice a specchio.
In quella cornice sono rimaste, per oltre quaranta anni, esposte all'ingresso del mio studio professionale di Palermo.
  

Dopo la scomparsa del collega di studio, ing. Francesco Paolo Filizzola, con la morte nel cuore, insieme ai suoi figli, abbiamo iniziato a "smontare" lo studio, portando via arredi e suppellettili.
E così, da qualche giorno, quelle tavole sono appese ad una parete della mia casa di Cefalù.

Ho ritenuto di generale interesse divulgarle affidandole alle pagine di “Quale Cefalù”, memoria di un intervento pubblico di cui, per ragioni anagrafiche, nessun cefaludese di oggi può essere a conoscenza.

Un intervento pubblico, assolutamente, significativo:
- per la qualità dei disegni del suo progetto, che, con le tecniche e gli strumenti del tempo, vennero approntati per l'approvazione dell'ufficio del Genio Civile e per la sua esecuzione;
- per la singolarità dell’intervento stesso.

Un intervento, che, per quanto “lo elargamento parziale della via Vittorio Emanuele” fosse di indubbio interesse pubblico, non è affatto scontato che, dopo il 1910, sarebbe stato eseguito.
Non solo perché la parziale demolizione di edifici in muratura, necessaria per l’allargamento della via, sarebbe, anche, potuta risultare in contrasto con le norme sulle costruzioni, che sarebbero sopravvenute, ma, anche, perché i privati, sfruttando tutti gli spiragli che la Legge apre a chi subisce espropri, avrebbero potuto opporsi alla demolizione, come, invece, non si opposero nel 1910.

Per affidare le tavole di disegno alle pagine di questo blog avevo necessità di fotografarle.
Le foto che scattavo col mio cellulare, per i riflessi di luce sul vetro, non riuscivano a fare cogliere l’intervento di progetto come volevo.
Perciò mi sono rivolto all’amico fotografo Pippo Glorioso, che è riuscito a fotografarle per brani, che, messi in successione, le riproducono nella loro interezza, facendo comprendere, anche a chi non ha dimestichezza con la lettura di disegni tecnici, il restringimento della via Vittorio Emanuele, che, con l’intervento è stato eliminato.
Ma non solo.
Le foto fanno restare ammirati, anche chi come me, invece, con i disegni tecnici ha dimestichezza.
Per la precisione, con la quale vennero disegnati l’ordito delle basole in lava basaltica delle cave di Catania della rotaia di via Vittorio Emanuele e di quelle altre della via Bagno ed i particolari costruttivi
Ciò con gli strumenti di disegno del 1909.
E non è poco.
Anzi!
                               

                               
                               
                               
                               

Saro Di Paola, 4 dicembre 2023