28 Settembre 2023, 16:00 - Quale Cefalù [suoi interventi e commenti] |
Fotografia di Salvatore Cimino
AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI CEFALÙ
e p.c. Al Presidente del Consiglio Comunale di CEFALU’
Oggetto: Raccomandazione scritta ai sensi del comma 2 dell’art. 41 del Regolamento del Consiglio Comunale, per sollecitare l’Amministrazione Comunale sui provvedimenti o adempimenti da intraprendere in merito agli eventi incendiari del 25 luglio e 22 settembre 2023 che hanno dilaniato il territorio del Comune di Cefalù.
Ogni anno assistiamo al propagarsi di incendi dolosi che distruggono ettari di vegetazione, case, strutture, uccidono animali e persino persone e, di seguito, al solito tam tam di polemiche.
Si fa veramente di tutto per prevenire gli incendi?
Il dubbio è legittimo, se si osserva come gli incendi siano il frutto dell’assenza di prevenzione e vigilanza.
Tanti terreni sono assolutamente abbandonati, vuoi per scelte legislative errate, per il costo della manutenzione e, nell’ultimo decennio, per la presenza devastante dei cinghiali (vera e propria piaga) che rende precario e superfluo ogni intervento umano e, quindi, favorisce l’abbandono delle proprietà.
A ciò si aggiungono le ordinanze sindacali di pulizia dei terreni non coercitive ma assolutamente canzonatorie, non avendo i Comuni le disponibilità economiche per pulire le aree urbane di loro competenza, figuriamoci per intervenire in luogo del privato.
E così l’assenza di prevenzione, unita all’assenza di vigilanza nei giorni di allerta, alimenta e agevola l’appiccamento degli incendi, che al primo scirocco della prossima estate devasteranno nuovamente il nostro territorio.
Ma allora non abbiamo, proprio, nulla da fare? Dobbiamo rassegnarci agli incendi? Limitarci a sterili polemiche? In realtà per anni e anni si è fatto solo questo; siamo rimasti inerti ad aspettare la piaga del fuoco, a consolarci per aver perso tutto tranne la casa o, ancora peggio, di averla persa ma di aver salvato la vita.
E’ giunta l’ora di tentare di difendere il territorio dagli incendi con la prevenzione e la vigilanza.
E’ giunta l’ora:
a) che i sindaci si attivino per fare osservare le ordinanze a tutela del territorio e, se del caso, ne emanino altre.
b) che i cittadini accettino una limitazione dei propri diritti (privacy; circolazione) nei giorni di allerta meteo;
c) di assegnare fondi alla prevenzione e alla vigilanza;
d) che nell’attività di spegnimento degli incendi lo Stato e la Regione facciano intervenire l’esercito per evitare che i privati siano costretti a doversi adoperare senza mezzi ed attrezzature adeguate per fronteggiarli;
e) che i responsabili (anche per comportamenti omissivi) vengano assicurati alla giustizia per reati contro il patrimonio e l’ambiente, con pene severissime.
Per tali ragioni si chiede al Sindaco di Cefalù di rendere effettiva l’ordinanza di pulire dei terreni, anziché aspettare che il vicino denunci l’altro vicino. Il controllo sul territorio, infatti, non spetta al vicino; lo stato di degrado e abbandono è noto a tutti gli amministratori e diventa ancora più visibile durante l’incendio.
La soluzione non può essere lo spegnimento degli incendi che, se e quando arriva, lascia una città annerita e distrutta, con risvolti sull’immagine di Cefalù a livello internazionale.
La soluzione non può prescindere dall’effettivo controllo del territorio con una politica di pulizia, che preveda sanzioni per chi non pulisce e incentivi per chi invece pulisce.
La presenza di un’ordinanza non esime da responsabilità l’amministrazione se omette di farla rispettare (omissione di un proprio dovere), tanto più che è cosciente dell’abbandono del territorio.
Il compito del Sindaco deve essere quello di attivarsi fattivamente con azioni di prevenzione e con scelte che politicamente potrebbero renderlo impopolare, ma che si rivelerebbero necessarie per la salvaguardia del territorio.
Ogni Sindaco della Madonie deve schierarsi per la vigilanza e la tutela e non gridare e polemizzare al momento dello spegnimento degli incendi. Bisogna evitare gli incendi anziché, con l’incuria, creare le basi per la loro esistenza.
Uno spegnimento ha costi enormi e non tutela il paesaggio e l’incolumità dei cittadini.
I cittadini non vogliono tremare all’arrivo dello scirocco.
Vogliono che sia fatto tutto il possibile affinché un vento di 20/40 Kmh non possa distruggere un paese e la sua immagine, terrorizzando cittadini e turisti. Sig. Sindaco, si facciano scelte coraggiose e fattive: se non si riesce a fare applicare una ordinanza e non si intraprendono piani di prevenzione e vigilanza, allora avremo sempre incendi con costi enormi sulla collettività, con distruzione e, persino, con perdite di vite umane.
Cefalù li 27.09.2023
F.to Carmelo GRECO
Antoniella MARINARO
Pasqualino TURDO
Angela FATTA
Simona VICARI
- Accedi o registrati per inserire commenti.
- letto 1891 volte