Il parere del Genio Civile sul progetto definitivo della rampa di accesso alla galleria di sfollamento

Ritratto di Saro Di Paola

20 Aprile 2023, 11:06 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Nel corso dell’intervista di Pino Simplicio durante la puntata di “Scusi …. Permette?” a Radio Cammarata di ieri, 19 aprile, il Consigliere comunale Carmelo Greco
                                                                           
ha dato lettura delle "prescrizioni", contenute nel “parere favorevole” del Genio Civile al “progetto definitivo Fermata Cefalù-rampa di accesso alla galleria di sfollamento”.

Per averne contezza e per lasciarne memoria su questo blog, ho chiesto al Consigliere Greco di fornirmene la copia integrale, che pubblico di seguito.
    
     
     
    
Dopo aver letto ed approfondito il parere mi sono chiesto se, come precisato nella nota di trasmissione del Genio Civile del 31 marzo scorso, lo stesso può essere ritenuto “favorevole”.
    
 
La mia risposta alla domanda che mi sono posta è, assolutamente, negativa, per le ragioni che si colgono nei passaggi del parere che ho sottolineato in rosso.

Infatti, se, come si legge nel parere, è vero:
- che “occorrerà tenere conto, in fase esecutiva, delle conseguenti ipotesi progettuali finalizzate al superamento delle criticità geologiche e geotecniche”;
- che “dovranno essere contenute le variazioni dei livelli piezometrici in falda a seguito dell’interposizione dei manufatti in sotterraneo” perché “non dovranno perturbare significativamente le circolazioni idriche ed i livelli piezometrici ante operam”;
- che  “laddove si verificheranno variazioni significative, al fine di evitare problematiche idrogeologiche di qualsiasi natura, dovranno essere poste in essere le soluzioni progettuali e le relative tecniche atte a superare le criticità verificatesi”;
è altrettanto vero che queste criticità esistono e che il progetto definitivo non le ha risolte.

Se, come si legge nel parere, è vero:
- che “dovranno essere eseguite ulteriori indagini puntuali, per evitare che le coltri detritiche incoerenti, lungo l'attraversamento dell'area indicata nelle cartografie del PAI con livello di pericolosità "P0",  laddove intercettate dal percorso della galleria o ricadenti in un intorno significativo, inducano eventuali collassi a livello del piano di campagna con l’innesco di dissesti di varia natura“;
- che, “al fine di salvaguardare l’integrità degli edifici intercettati in superficie dalla proiezione della realizzanda galleria, si prescrive di  approfondire, in fase esecutiva, lo studio geologico/geotecnico”;
- che “dovrà essere cura del proponente di effettuare, in sede di progetto esecutivo, le necessarie verifiche finalizzate  a garantire che i cedimenti che si verificheranno siano compatibili con le distorsioni strutturali tollerabili, in condizioni di massima sicurezza, dagli edifici e dalle strutture ricadenti a livello del piano di campagna”;
- che “ si raccomanda, in ultimo, di approfondire, sempre in fase esecutiva, il livello di ricostruzione stratigrafica e geotecnica nei tratti in galleria con un adeguato numero di indagini geognostiche specifiche e di adottare le consequenziali soluzioni progettuali”;
è, altrettanto vero, che le indagini eseguite e lo studio geologico/geotecnico, sui quali è stato elaborato il progetto definitivo, sono assolutamente insufficienti.

Se tutto ciò è vero, “la compatibilità delle previsioni progettuali con le condizioni idrogeologiche e geologiche generali del territorio e con le osservazioni e prescrizioni contenute sia nella relazione geologica che nella relazione geotecnica” è, soltanto,
UN ENUNCIATO TEORICO,
perché in palese contrasto con le “raccomandazioni” e con le “ULTERIORI PRECISAZIONI E PRESCRIZIONI” contenute nel parere medesimo.

È una sorta di “COMPATIBILITA’ NON CONFORME”, che mi ha fatto ricordare i pareri urbanistici, espressi, qualche anno addietro, dall’allora Responsabile del Servizio Urbanistica del Comune di Cefalù, su alcuni progetti presentati al Comune.
Con una differenza, la compatibilità non conforme, in urbanistica, può non comportare mutazioni territoriali irreparabili, in geologia e geotecnica, invece, può avere effetti territoriali devastanti.

Saro Di Paola, 20 aprile 2023