13 Aprile 2023, 20:38 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Ho letto la “relazione geologica, geomorfologica ed idrogeologica”, a corredo del progetto definitivo della galleria di sfollamento, presentato da RFI al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica per le VALUTAZIONI E AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI: VAS-VIA-AIA.
In tutto sessantasei pagine, sette delle quali riportano la bibliografia della letteratura scientifica che è la parte più “sostanziosa” e, a mio giudizio, la meno utile alla causa: quella di avere certezze sulla realizzabilità della galleria di sfollamento e delle altre gallerie indispensabili alla fermata sotterranea.
Al riguardo, per avere un minimo di certezze, più che la letteratura, che inquadra le opere nei “settori crostali del Mediterraneo centrale e della Sicilia”, dall’Oligocene ad oggi,
servirebbe ben altro.
Servirebbero sondaggi geomeccanici ben più numerosi dell’unico, che, nello scorso ottobre durante l’elaborazione del progetto definitivo della terza soluzione della galleria di sfollamento, è stato eseguito a Pietrapollastra (www.qualecefalu.it/node/24511).
Scorrendo le pagine della relazione, a farmi riflettere è stato lo “stralcio della carta dell’inventario dei fenomeni franosi in Italia”
che evidenzia l’ubicazione dell’imbocco della rampa della galleria di sfollamento giusto nel più vasto degli areali interessati da fenomeni franosi di tutto il territorio cefaludese.
Come si legge nella relazione “la frana è complessa con stato di attività stabilizzato (id.frana: 0825897500)”.
A sorprendermi, invece, è stato lo “stralcio della Carta idrogeologica-Fase A1 del PRG del Comune di Cefalù (Iraci)”
nel quale non è indicato il pozzo dell’EGV CENTER, con la sua struttura in bella mostra a meno di cento metri dalla banchina dell'attuale stazione.
Ultimata la lettura della relazione mi sono chiesto com’è stato possibile, approntare, sulla base delle risultanze di un solo sondaggio, il progetto definitivo di una galleria di sfollamento, che, per allungare di 450 metri il tracciato della soluzione precedente, ha la lunghezza complessiva di 1.000 metri.
Evidentemente quanto accaduto nei 46 metri di Vicolo Bernava non è stato d’insegnamento alcuno.
CEFALU’ NON PUO’ ACCETTARLO!
E, in primis, dovrebbe essere il GENIO CIVILE a non accettarlo, per la funzione di controllo sui progetti che la Legge gli demanda, per la salvaguardia del territorio e degli edifici nell’area d’influenza dei progetti medesimi, PER CEFALU’!
Saro Di Paola, 13 aprile 2023
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