L'Italia il paese più corrotto d'Europa

Ritratto di Angelo Sciortino

25 Dicembre 2022, 20:09 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Dalla nascita della Repubblica Italiana fino all'avvento di Berlusconi due sono stati i partiti politici che hanno spadroneggiato in Italia: la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista.

Tranne che nei primi decenni, durante i quali nella DC prevalse il pensiero di Einaudi e De Gasperi, i due partiti furono avversari, ma non lo furono più, se non formalmente, dal 1963, anno di nascita del primo governo con i socialisti, cioè dal primo governo di centro-sinistra. Proprio da quel momento prevalse una collaborazione nascosta tra comunisti e democristiani; una collaborazione nella preparazione delle leggi da approvare in Parlamento, mentre all'opinione pubblica i comunisti lanciavano contumelie contro l'azione del governo e gli votavano contro, tanto erano consapevoli che mai avrebbero potuto farlo cadere, anche perché non lo volevano, visti i vantaggi che ne traevano.

Furono anni in cui crebbe il debito pubblico e la burocrazia clientelare, scelta fra ubbidienti strumenti di applicazione delle follie della politica. A nulla valsero le grida d'allarme di un Malagodi o di altri critici. Cominciò a scomparire la classe imprenditoriale e per essere più sicuri di poter contare su un elettorato incapace di capire verso quale baratro stava per precipitare l'Italia, con assurde riforme distrussero il sistema scolastico.

Niente di strano, quindi, che con quello ch'era diventato l'elettorato venisse meno ogni consapevolezza di quel che stava accadendo con il clientelismo clientelare e ricattatorio dei partiti politici e dei sindacati: la crescita della corruzione e l'aumento della povertà. Tutto ciò non suscitò che proteste irrazionali, che non determinarono mai scelte elettorali razionali, lasciando quindi che tutto procedesse all'insegna della peggiore immoralità, che purtroppo era anche l'immoralità degli elettori.

Quando infine la corruzione venne alla luce in tutta la sua gravità con “Mani Pulite” a opera dei magistrati di Milano, l'opinione pubblica si ritenne vendicata, perché l'azione dei magistrati, sebbene non equa, le permetteva il tanto amato scaricabarile, con il quale si auto-assolveva.

Era evidente che in tal modo si permetteva alla Magistratura d'invadere il campo della politica democratica, che proprio gli elettori avevano corrotto o non avevano saputo difendere. Non poteva che seguire l'era Berlusconi prima e quella grillina poi. Due ere e due modi identici di far politica, caratterizzate dalla scarsa cultura e dall'assenza di una strategia per il risanamento dell'Italia, sia sotto il profilo culturale che economico. Piano piano le due idee politiche, cavalcando l'onda della sfiducia dell'opinione pubblica, cominciarono a dare colpi d'ariete alla scuola e all'imprenditoria, impoverendo il Paese e rendendolo simile ai paesi arretrati dell'Africa e dell'America del Sud.

La lotta alla Covid e la posizione dei novax sono state l'ultima prova di quanto la classe politica non fosse più ormai in grado di amministrare un piccolo condominio. E non sembra che la vittoria del centro-destra alle ultime elezioni abbia migliorato la situazione. Né mi sembra che la sua opposizione, rappresentata dalla somma di contiani e piddini, sia migliore di quanto abbia dimostrato negli anni.

Quindi, se l'elettorato continua a cercare la soluzione nella classe politica, sarà impossibile alcun miglioramento. A meno che non provveda al proprio miglioramento culturale e a quello dei suoi figli; un miglioramento che permetterà il cambiamento della classe politica con una migliore.