Il vascello fantasma a vele ammainate

Ritratto di Angelo Sciortino

16 Giugno 2013, 16:46 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Correva l'anno 20.. e l'estate era alle porte, dopo una primavera in ritardo quanto un treno delle linee indiane degli anni Venti, quando giunse, sul far della sera, un vascello fantasma a vele ammainate. Si avvicinò dapprima al Molo, ma poi cambiò rotta e si diresse al porto di Prissuliana. Qui c'erano ad attenderlo tutte le Autorità, in ghingheri per l'occasione. Un uomo emaciato e vestito di nero scese a terra e si avvicinò alle Autorità. Disse che egli e la sua nave erano costretti a navigare, invisibili e senza meta, per l'eternità, per essere stato maledetto da Dio per averlo offeso in un momento di bonaccia a Capo di Buona Speranza. Soltanto ogni sette anni diventavano visibili e potevano trovare un approdo, dove a lui era concesso di cercare moglie, che, se gli fosse rimasta fedele per sempre, l'avrebbe redento.

La sua storia commosse tutti, come aveva commosso Richard Wagner quasi due secoli prima. Furono in tante le donne che gli promisero fedeltà e dispiacque a non pochi uomini delle Autorità non poter fare altrettanto, visto che in Italia non sono ancora ammesse le unioni omosessuali e visto soprattutto che non sembrava che questo tipo di unioni fosse gradito all'uomo nero.

In attesa che egli facesse la sua scelta, in tante gli si avvicinavano e mostravano le loro grazie, che tentavano di accompagnare con una piacevole conversazione. Gli uomini, non avendo grazie da offrire, si affidavano soltanto alla loro conversazione.

L'uomo nero sembrò non gradire nessuna di queste attenzioni e scelse di rimandare di sette anni la sua ricerca di redenzione. Tornò sulla sua nave, che riprese la sua navigazione, non appena si furono alzate le sue vele rosse. Da terra tutti guardavano quella sagoma nera come pece allontanarsi e quando essa stava per doppiare il promontorio della Calura, si tuffarono in mare per inseguirla. Annegarono tutti e ancora oggi nel teatro all'aperto di San Calogero viene eseguita ad ogni 15 di giugno l'opera di Wagner Der fliegende Holländer .