Mentre Margherita e la ToTo sono fermi, RFI "lavora"

Ritratto di Saro Di Paola

30 Novembre 2022, 08:06 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Nei giorni scorsi, lungo i margini della via dei Mulini e della via Pietrapollastra, RFI ha segnato gli assi
                                                                                 
ed i margini, destro e sinistro, delle due canne della galleria "Cefalù".
            

Sulla via Pietrapollastra RFI ha, anche, segnato l'asse ed i margini della galleria di sfollamento
         
ed i punti sui quali monitorerà, per via satellitare, i cedimenti che lo scavo delle gallerie potrebbe causare in superficie.
         

Si può ben dire che mentre Margherita e la ToTo sono fermi, RFI "lavora".
Sulla carta, per disegnare, come abbiamo appreso il 17 marzo scorso, la terza variante alla galleria di sfollamento dalla fermata sotterranea e, sul terreno, per segnare il campo che sarà sottopassato dalle gallerie.

Nel Paese in cui i tempi di realizzazione delle opere pubbliche sono i più lunghi del pianeta Terra, ci potrebbe, anche, stare che, a 38 anni dal primo progetto definitivo ed a 20 anni dall'ultimo progetto definitivo appaltato dalla ToTo 10 anni dopo, RFI continui a "lavorare" sulla carta e sul terreno.

A non poterci stare è il fatto che, nel Paese che, per l'idrogeologia del suo sottosuolo, è il più fragile di quello stesso pianeta, RFI continua a "lavorare" sulla terza variante ad un'opera, la galleria di sfollamento, essenziale per conseguire l'obiettivo principale, la fermata sotterranea, dell'intero, ultimo, progetto definitivo, senza il supporto delle risultanze di nuovi sondaggi da aggiungere ai pochissimi, si contano sulle dita di una mano, sinora eseguiti.

Non ci può stare, perché le risultanze dell'ultimo sondaggio, eseguito a fine ottobre, potrebbero bastare per costruire, anzi per non costruire, un pollaio.
                                                                                  
Non ci può stare, perché, se la galleria di sfollamento non si dovesse poter costruire verrebbe meno, addirittura, la ratio dell’intero, ultimo, progetto definitivo, che venne concepito, proprio, per raggiungere l’obiettivo di dotare Cefalù di una fermata sotterranea e che, frattanto, avrà comportato costi economici ed ambientali molto maggiori del primo.

Saro Di Paola, 30 novembre 2022