11 Ottobre 2022, 16:10 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Stiamo vivendo uno dei periodi storici più bui; più buio di quelli del medioevo, quando si bruciavano le streghe e Giovanna d'Arco e si faceva la guerra a Galileo Galilei e a Copernico. Oppure si metteva al rogo Giordano Bruno, reo di “pensare”.
Allora dominava la Chiesa senza il Secondo Concilio Vaticano II, oggi dominano i vari Putin, Xi Jinping, Maduro e simili. In Italia dominano politici, che non stanno proprio preparando un secondo Rinascimento; a Cefalù non comandano più Spinuzza e i fratelli Botta o Enrico Pirajno di Mandralisca, che diedero lustro a Cefalù, ma amministratori dei quali la storia si vergognerà di ricordare i nomi. Eppure essi raccolgono consensi fra una popolazione non più orgogliosa della propria storia e non preoccupata del futuro dei suoi figli.
Ci provo, ma non riesco a evitare di disperare del domani di Cefalù. Possibile che tante tradizioni e una storia millenaria pochi uomini saccenti e presuntuosi stiano impunemente distruggendole? Sembra impossibile, eppure avviene, grazie all'ignoranza imperante. E dire che basterebbe ricordarsi dei tanti proverbi siciliani e della saggezza che li coniò. Non servono titoli di studio o conoscenze filosofiche, ma basterebbe la dignità dei nostri padri. E quella non si insegna, ma s'impara dagli esempi.
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