15 Giugno 2013, 15:46 - Comune di Cefalù [suoi interventi e commenti] |
Discorso del Sindaco di Cefalù in occasione della tavola rotonda nell’ambito della II Regata velica de “ I borghi più belli d’Italia”
Ill.me autorità presenti,
Cari Colleghi Sindaci,
Egregio Direttore de “I borghi più Belli d’Italia”,
Gentili signore e signori,
Sono molto lieto di darvi ufficialmente il benvenuto nella nostra città.
La manifestazione che si sta svolgendo nella nostra città è un evento del quale sia Cefalù, che la ospita, sia tutti i borghi che hanno contribuito alla sua realizzazione devono andare fieri.
Desidero ringraziare i dieci borghi siciliani che con il loro sostegno hanno fatto in modo che questo evento potesse realizzarsi: il loro impegno costituisce un felice esempio di come soltanto unendo le forze si possa fronteggiare la grave crisi finanziaria che colpisce la gran parte dei comuni.
Un ringraziamento particolare mi sia consentito rivolgere al dott. Umberto Forte, Direttore del club de “I Borghi più belli d’Italia” che ha aderito entusiasticamente, sin dall’inizio, alla richiesta da parte del Comune di Cefalù di organizzare questa manifestazione e di fare in modo che essa diventasse un appuntamento fisso nel calendario annuale delle manifestazioni che si svolgono nella nostra “perla del Tirreno”.
Un grazie di cuore va al “Comitato Cefalù Eventi” e a tutti coloro che stanno lavorando duramente per fare della II regata velica e del I Festival del mare una bella pagina della storia recente di Cefalù. Il loro impegno è testimonianza di forte senso civico ed è esempio di come il periodo di crisi che stiamo vivendo possa diventare sprone a un più forte impegno, anziché motivo di rassegnazione.
Ho desiderato fortemente che la regata velica si svolgesse a Cefalù e che essa costituisse un appuntamento annuale stabile per una serie di ragioni:
Innanzitutto perché Cefalù, dopo aver contribuito a fondare il prestigioso club de “I borghi più belli d’Italia” per troppo tempo è rimasta ai margini, non partecipando agli appuntamenti in cui il club manifestava le sue potenzialità e il prestigio che gli appartengono e, soprattutto, mancando di far sentire una forte azione propositiva nell’ambito delle attività legate alla promozione dei nostri borghi.
In secondo luogo perché credo che una manifestazione legata al mare, allo sport e alla vela, sia la più idonea a rappresentare l’essenza più autentica della nostra città, inscindibilmente legata al mare, ma anche le proprie radici costituite anche da un’antica tradizione marinara e da quel forte rapporto con il mare che, in passato, ha portato alcuni cefaludesi a sfidarne temerariamente i pericoli.
Proprio quest’anno è stato pubblicato un volume che ha consentito di rievocare l’episodio storico di un raid velico svoltosi ben 82 anni fa del quale furono protagonisti alcuni nostri concittadini che a bordo di una semplice imbarcazione, una lancia, soltanto con una sola vela e con la forza dei remi, sfidando la morte, riuscirono a compiere la traversata Cefalù – Roma.
Questo episodio, sfrondato dall’enfasi e dalla retorica propria di quegli anni di dittatura, può essere preso come esempio della voglia di superare le difficoltà e i momenti difficili “remando” duramente per raggiungere un porto sicuro.
Questo insegnamento ben si addice ad un momento di forti difficoltà economiche e sociali come quello che stiamo vivendo.
Una manifestazione sportiva, certo, ma soprattutto di richiamo e promozione turistica potrebbe apparire ad occhi meno attenti un evento superfluo. Ebbene, credo invece che proprio in momenti di forte difficoltà si debba fare di tutto per promuovere le potenzialità dei territori e lavorare ad un autentico rilancio dell’economica che sia anche volano di sviluppo.
Queste potenzialità, che costituiscono i punti di forza dei nostri borghi, non possono che risiedere nella nostra capacità di promozione turistica. Il nostro oro è costituito dalla natura, dal paesaggio, dalla storia, dalla cultura, da tutto ciò che ha consentito ai nostri comuni di avere i requisiti indispensabili che ci consentono di poterci fregiare del prestigioso appellativo di “Borghi più belli d’Italia”.
Se è vero che è proprio nei momenti di crisi che si costruisce il futuro è proprio in questo momento che noi abbiamo non solo la possibilità ma il dovere e l’imperativo morale di investire sul progresso materiale e sociale delle nostre comunità.
La regata velica che Cefalù ospiterà ogni anno non è, dunque, da intendersi come semplice momento di intrattenimento ma diventa occasione di promozione dell’ immagine turistica di Cefalù e dei borghi che vi partecipano e metafora di quello spirito unitario che, da solo, ci può aiutare a superare le difficoltà del presente.
I nostri concittadini che 82 anni fa affrontarono il mare in tempesta a bordo di una fragile barca, riuscirono a salvarsi soltanto grazie ad un forte spirito di squadra. Ognuno mise a disposizione degli altri la propria esperienza, la propria forza, il proprio lavoro. Solo così riuscirono a superare la tempesta che al largo delle Eolie stava per ucciderli e, dopo pochi giorni, riuscirono ad approdare nell’Urbe.
Ecco, penso che se sapremo fare altrettanto riusciremo tutti ad uscire dalle difficoltà del presente e potremo ambire un futuro di benessere.
La manifestazione che in questi tre giorni si sta svolgendo qui a Cefalù è un primo, piccolo, passo in tal senso.
Undici Comuni hanno collaborato mettendo in comune risorse, esperienze, lavoro per realizzare una bella “vetrina” che consente di promuovere e far conoscere le bellezze dei nostri borghi.
Proprio come nella regata che in questo momento sta prendendo il via da Palermo, le nostre realtà non sono prive anche di momenti di competizione tra loro. Si tratta tuttavia di una competizione “gioiosa” perché si “veleggia” tutti insieme verso un futuro migliore per cui, certamente, oggi ci sarà un vincitore che meriterà i giusti complimenti ma sin da ora possiamo affermare che tutti i borghi che hanno partecipato alla regata sono i veri vincitori perché hanno contribuito a dare visibilità e a far conoscere quel patrimonio di bellezza, di storia, di arte e di cultura che è alla base delle nostre possibilità di sviluppo.
Sono certo che la “veleggiata” che oggi vede protagonisti i nostri borghi continuerà anche negli anni futuri, fino a quando tutti insieme non approderemo in un porto sicuro fatto di sviluppo, di benessere, di fiducia nel futuro.
Vi ringrazio.
Cefalù,15/06/2013
Foto di Giacomo Sapienza tratte dal gruppo facebook: Saro Lapunzina Sindaco di Cefalù (https://www.facebook.com/groups/205083219575487/)
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