15 Giugno 2013, 15:52 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Quando Luigi Napoleone, nipote di Napoleone Bonaparte, divenne imperatore dei Francesi con il nome di Napoleone III, ci fu chi subito lo definì Napoleone il Piccolo, per distinguerlo dal suo avo, che invece era detto Napoleone il Grande.
Lo stesso accade oggi a Cefalù. Agli eventi degli anni Sessanta e Settanta, che resero Cefalù famosa in tutto il mondo, seguono ora ben altri eventi, che sarebbe opportuno definire piccoli, se confrontati con quelli.
Quelli, gli eventi degli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, riguardavano il cinema e le gare automobilistiche. Rendevano Cefalù meta di un turismo fatto di appassionati, che a loro volta si appassionavano alla bella Cefalù che fu. Quelli di oggi sono o sagre paesane, che talvolta sono la negazione di consolidate tradizioni, o maldestri tentativi d'imitazione di altre iniziative del passato, che spesso non hanno niente a che vedere con la nuova realtà. Non meravigliamoci, però: sono gli effetti di una cultura provinciale.
Certo, fa specie che Cefalù, che nella sua storia mostrò spesso una grande cultura, della quale rimangono oggi tante testimonianze, sia ridotta a tanto provincialismo. Un provincialismo sempre più ignorante della storia, ormai vista come puro esercizio mnemonico e come ragione di supponenza, e quindi incapace di cogliervi spinte ad aperture mentali, che renderebbero ancora Cefalù una città più cosmopolita, come sarebbe giusto che fosse una città turistica.
A parte la sfilata di ieri sera, organizzata da Ricamarte, richiamo a una tradizione artigianale tutta cefalutana – ricordo il laboratorio di ricamo di mia madre organizzato negli anni Cinquanta e le vendite in tutta Italia e all'Estero dei ricami artistici siciliani – poi si assiste a una continua mortificazione dei gruppi folkloristici e culturali di Cefalù, in nome dei grandi eventi.
Che cosa s'intende per grandi eventi, se il restauro di un quadro al Museo Mandralisca non ottiene i sempre disponibili proclami dell'Amministrazione? Se un recente Comitato Permanente Cefalù Eventi è da considerare encomiabile soltanto per il suo impegno a ripulire e trasformare in teatro naturale il sito San Calogero? Non dovremmo preoccuparci per l'assenza delle “pro loco”, delle associazioni dei cittadini(commercianti, albergatori e operatori turistici, artigiani ecc.) Oppure dobbiamo considerare grande evento la regata velica in corso?
O dobbiamo accontentarci della seguente affermazione contenuta nella delibera n. 106 della Giunta Municipale: “Premesso che è sempre stato intendimento dell'Amministrazione procedere alla riqualificazione e apertura al pubblico dei siti d'interesse culturale, in particolar modo laddove essi fossero in stato di abbandono e di degrado, per restituirli alla città e ai cittadini quali luoghi deputati alla realizzazione di opere culturali e manifestazioni turistiche?
Personalmente non so giudicare, tante e tali sono le mie perplessità, che aumentano con la triste constatazione che, nonostante qualcuno durante la campagna elettorale dello scorso anno abbia detto che gli piacevano “le idee che diventano azioni”, a un anno dalla vittoria elettorale mancano non soltanto le azioni, ma persino le idee. Queste, forse, sono fuggite, non sopportando l'eccesso di chiacchiere oppure si sono nascoste sotto la pietosa coltre del silenzio.
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Commenti
Pino Lo Presti -
Una richiesta di precisazione
Per quello che ne so "l'impegno a ripulire e trasformare in teatro naturale il sito San Calogero" non è stato sostenuto da questo neo-Comitato bensì da volontari vari coordinati dal Consigliere Enzo Terrasi; così come per la realizzazione dello spettacolo dei "Vanni 36" non si vede quale sia stato il ruolo del suddetto.
Tale "Comitato" piuttosto - ma potrei essere smentito - pare abbia svolto solo un ruolo di supporto nell'ambito delle varie procedure autorizzative, ruolo che non si capisce perchè non abbiano svolto gli uffici comunali preposti stante che tale iniziativa era sotto il Patrocinio del Comune.
Come si può leggere nel seguente allegato alla D.G. 106 del 05/06/2013 pubblicata nel sito del Comune di Cefalù: