IL DECADIMENTO, INARRESTATO PERCHÈ INCONTROLLATO, del martello centrale del porto di Prissuliana

Ritratto di Saro Di Paola

21 Giugno 2022, 12:19 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Era dal 2017 che non andavo sul martello centrale del porto di Prissuliana.
In quell’anno c’ero stato, prima il 27 giugno, quando mi immersi (www.qualecefalu.it/node/20929) per accertare, da sotto, le condizioni delle travi precompresse delle banchine.

Erano tutte in ottime condizioni
         
tranne una.
         
     
Poi sul martello ero tornato, più volte, nei mesi successivi,  dal 18 settembre alla fine di dicembre, durante i lavori di demolizione e di rifacimento delle due campate collassate, delle quali per primo avevo scritto il 12 marzo del 2010(www.qualecefalu.it/lac/node/1093).
         

Sul martello centrale del porto sono tornato stamattina.
Troppa la curiosità e troppo l'interesse che hanno destato in me le due foto pubblicate ieri su Facebook da Peppuccio Brocato, una delle figure più rappredentative  della marineria cefaludese.
                                              
Mai, però, avrei immaginato di trovare il martello centrale nelle condizioni, nelle quali l'ho trovato.
Condizioni di decadimento strutturale di tante delle sue componenti.
Decadimento, inarrestato perché incontrollato, ma non inarrestabile, dovuto a tante cause, che trovano la loro sintesi in una sola: L’ABBANDONO.

Al riguardo, le foto che seguono sono più che eloquenti e non hanno bisogno di commento alcuno.
         
 
         
    
          
Intanto, mentre ero sulle banchine, operai del Comune stavano sistemando, alla meno peggio, transenne per impedire il passaggio dei pedoni, sui tratti di banchine sopra le travi ammalorate.
          

Come abbiamo sperimentato negli anni dal 2010 al 2017, il processo di definitivo collasso delle banchine avviene in tempi lunghi: il cemento armato fa miracoli.

Per quanto, quindi, non v'è pericolo alcuno di crolli immediati, è auspicabile che non passino sette anni per rimettere in sicurezza le banchine e le componenti strutturali ammalorate.
Altrettanto auspicabile è che il Comune operi con immediatezza, conferendo ad un tecnico, esperto in materia, l’incarico di una ricognizione generale e puntuale delle condizioni di tutte le componenti strutturali del martello, presupposto indispensabile per progettare il più idoneo degli interventi, che metta in sicurezza il martello e gli dia il giusto decoro.
Per quanti operano al porto, in attività turistico-diportistiche ed in attività di pesca.
Per i diportisti.
Per quanti s’imbarcano per le isole.
Per Cefalù.
Per tutti.

Saro Di Paola, 21 giugno 2022

____________________________________________________________________________________________________________

Articoli correlati: