30 Aprile 2022, 16:32 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Diceva Cleòbulo, uno dei Sette Savi dell'antica Grecia: “Se vuoi conoscere la vera natura di un uomo, devi dargli un grande potere.”
Non vi sono dubbi che le cose stiano così, perché chi ne ha il potere sarà libero di agire, rispondendo soltanto alla propria coscienza. Se nella sua coscienza non esistono principi e leggi morali, allora tale uomo seguirà soltanto i suoi istinti, più o meno bestiali, e il suo tornaconto personale, più o meno onesto, ma comunque utile ad accrescere il proprio potere.
Sembra, però, che a Cefalù le cose non stiano così. La natura di alcuni candidati l'abbiamo conosciuta, quando abbiamo dato loro un grande potere, ma sembra che tale dimostrazione non serva a convincerci dei danni provocati nell'ultimo ventennio, visto che in tanti vogliono darglielo ancora questo grande potere. Mi riesce difficile credere che tale volontà nasca soltanto dal clientelismo, per cui preferisco credere che essa nasca da una grave forma di mancanza di memoria, unita a un'assenza di giudizio critico.
Per quanto riguarda la memoria, credo che sia opportuno richiamare alla mente i fatti relativi alla dichiarazione di dissesto, riportati nei seguenti link, anche se sicuramente non completi: https://www.qualecefalu.it/node/1178 , https://www.qualecefalu.it/node/24023 e https://www.qualecefalu.it/node/24056.
Per quanto riguarda il giudizio critico, spero di far seguire un resoconto, ragionato e sorretto da fatti, delle ultime tre sindacature di Cefalù, nella speranza che finalmente il prossimo 12 giugno possa essere ricordato come la data di una svolta, che ha permesso di costruire un futuro libero dalla decadenza del presente.
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