20 Aprile 2022, 08:07 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Tre anni addietro, il 18 aprile 2019, in quel di Sant'Ambrogio, i tecnici di ToTo e di RFI dissero che l'ultimazione dei lavori del raddoppio sarebbe avvenuta entro la fine di giugno del 2023.
Il presidente dell'ARS chiese ai tecnici di fare il possibile per anticiparla alla fine di giugno del 2022.
Io scrissi (www.qualecefalu.it/node/23033 ) che tecnici e politici avevano dato i numeri.
A confermare che il 30, il 6, il 2023 ed il 2022 erano stati, soltanto, numeri è stato Alfonso Toto, che, lo scorso 3 marzo, in quel di Ogliastrillo,
ha detto testualmente che "le due canne della galleria Cefalù saranno ultimate entro la fine di novembre del 2024" e che "la fine dei lavori del raddoppio è programmata entro la fine del 2025".
Io ho scritto (www.qualecefalu.it/node/23349 ) che sarebbe stato impossibile rispettare quelle previsioni e ne ho spiegato le ragioni.
A quelle ragioni, frattanto, se n'è aggiunta un'altra: la soluzione alternativa alla galleria di sfollamento con imbocco allo Spinito, che RFI ha prospettato al Comune per evitare che il TAR, il 23 marzo scorso, entrasse nel merito del ricorso che gli aveva intentato contro per non avere emanato l’ordinanza di disciplina del traffico indispensabile per l'inizio dei lavori della galleria medesima.
Una soluzione alternativa, con la quale RFI ha rotto il silenzio, che per oltre sei anni, dal febbraio del 2016, l'ha fatta da padrone sulla fermata sotterranea, quasi che, la stessa sia definita in ogni dettaglio esecutivo.
Una soluzione alternativa, che, però, soluzione non è per le ragioni di cui ho scritto (www.qualecefalu.it/node/24365 ) e che riporta la questione della fermata sotterranea indietro, addirittura, al 2002.
Oggi, dopo tre anni esatti dal 18 aprile 2019, la mancanza del progetto esecutivo di tutte le opere indispensabili per la realizzazione e l'esercizio di quella fermata dovrebbe essere, quantomeno, d'imbarazzo a quanti, sinora, hanno azzardato previsioni sulla data di ultimazione dei lavori del raddoppio.
Su quella data, senza progetto esecutivo delle opere a farsi è impossibile, per chiunque, fare una previsione, seria e fatti salvi gli imprevisti.
Io, con la talpa, che, dopo Pasqua, è ancora ferma ad Ogliastrillo,
non mi azzardo a fare una previsione, mi limito a formulare un augurio.
Nonostante tutto, voglio essere ottimista: aggiungo 10 anni alla fine del 2025 entro la quale, secondo Alfonso Toto "è programmata".
Saro Di Paola, 20 aprile 2022
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