13 Aprile 2022, 07:27 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Il 10 giugno del 2021, ho scritto, www.qualecefalu.it/node/24207, delle ragioni per le quali, a Santa Lucia, il cantiere dell’intervento edilizio di “Completamento del comparto edificatorio della zona omogenea E3 S per la realizzazione di strutture da destinare ad uso commerciale, parcheggio e servizi a supporto della ricettività turistica in contrada Santa Lucia” era fermo da quando, il 4 settembre 2020, il Comune di Cefalù aveva emesso l’ordinanza di sospensione dei lavori per le difformità, che gli stessi presentavano rispetto a quelli autorizzati col permesso di costruire n° 8 rilasciato alla Fmc srl il 6 aprile 2018.
Difformità per la destinazione d’uso ad abitazioni residenziali e/o turistico ricettive, rispetto a quella ad “attrezzature pubbliche o d’uso pubblico a servizio delle zone di espansione residenziale nonché della ricettività turistica dell’intorno territoriale”, che il Piano Particolareggiato, cosiddetto Calandra o delle zone collinari, prevede per la zona E3 S, nella quale ricade l’immobile medesimo.
Difformità per la riduzione, da sei ad uno, del numero dei piani interrati da destinare a parcheggi privati di uso pubblico, che aveva fatto venir meno la possibilità di realizzare, nel comparto E3 S , “l’area intermodale di scambio e servizi per la mobilità sostenibile”, sulla quale la Civica Amministrazione aveva puntato e sulla quale aveva raggiunto un accordo col privato, già nel 2015, in fase di rilascio del permesso di costruire della struttura commerciale, che sarebbe stata, com’è, la MD.
A conclusione di quel mio scritto avevo indicato nella CONCERTAZIONE tra il Comune ed il Privato l’UNICA VIA da intraprendere per evitare che la gru, ferma a Santa Lucia dal 2018,
continui a restarvi ferma per molti altri anni ancora, come, negli anni 90, restò ferma una sua omologa nell’area Miccichè.
Una VIA, certamente, ASPRA e DIFFICILE da percorrere, rispetto alla quale, però, ad aprire uno spiraglio è l’obbligatorietà dell’intervento convenzionato, prevista dall’ultimo comma delle norme di attuazione della zona E3 S .
Una VIA, che, alla luce dell’ultima ordinanza con la quale, il 16 marzo scorso, il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha rinviato al 14 dicembre 2022 la trattazione del ricorso intentato dalla Fmc srl contro la sentenza, con la quale il TAR, nel 2021, l’ha data vinta al Comune su tutto il fronte, si delinea più VELOCE e più CONDUCENTE di quanto lo fosse, già, nel 2021.
Una VIA con la quale si possono salvare CAPRA E CAVOLI.
Solo che il Comune ed il Privato la intraprendano per destinare una discreta porzione del vastissimo piano terra dell’edificio in costruzione
a sede di DELEGAZIONE MUNICIPALE.
Quella “attrezzatura pubblica”, che, indicata come eventuale nelle norme di attuazione del Piano Particolareggiato, insieme ad altre “a servizio delle zone di espansione residenziale del settore 1 nonché della ricettività turistica dell’intorno territoriale”
è, oramai, STRATEGICA per tutta la zona di espansione ad occidente del Salvatorello.
Saro Di Paola, 13 aprile 2022
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