7 Aprile 2022, 13:14 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Devo ammetterlo, sebbene da buon agnostico mi riesca difficile crederci: a Cefalù abbiamo avuto recentemente un vero e proprio miracolo per intercessione dell'attuale vescovo. L'aver fatto valere, dopo oltre dodici anni (e non venti)) di chiusura ai visitatori di quel poco che ne rimane dell'Osterio Magno, già appartenuto alla famiglia Ventimiglia, il principio famoso a Cefalù del “non conforme, ma compatibile” è un miracolo.
Guardando le foto di Salvo Ciano in occasione dell'inaugurazione, mi sono accorto che nulla è cambiato rispetto alle ragioni, che spinsero la Regione a negarne la riapertura.
Errori del progettista del restauro avevano reso non usufruibile il sito, perché essi erano non conformi alle regole di sicurezza. Improvvisamente, nonostante tutto fosse rimasto non conforme a tali regole, è stato riaperto al pubblico, purché i visitatori paghino per l'ingresso. Quindi, ne deduco, la riapertura si deve al considerarla compatibile con tali incassi.
Una domanda sorge spontanea: perché il Presidente della Regione e l'Assessore regionale ai Beni Culturali e tutti gli uffici da essi dipendenti non hanno dichiarato l'apertura compatibile già 12 anni fa?
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