4 Aprile 2022, 07:33 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Il 28 novembre del 2015, due giorni dopo la presentazione del progetto del raddoppio ferroviario della tratta Ogliastrillo-Castelbuono e della fermata sotterranea di Cefalù, sotto il titolo "Cefalù e le grandi opere pubbliche" pubblicai lo scritto che oggi si può leggere al link www.qualecefalu.it/node/18365. .
L'opinione pubblica era, ancora, abbagliata dagli slide e dai rendering, con i quali, nella Sala delle Capriate, era stato illustrato il "progetto esecutivo" di quella che, nella storia di Cefalù, resterà, senza esagerazione, l'opera pubblica più rilevante del terzo millennio.
Per le ferite, che finirà per lasciare nel suo territorio: ad Ogliastrillo, Cefalù-centro, Fiume Carbone, Vallone di Marzo.
Per quelle, che, si corre il rischio, lasci ad Ogliastrillo
a Torretonda
e nelle zone dell'hinterland, ancora non individuate, nelle quali verranno conferiti gli oltre due milioni di metri cubi di materiali di risulta dallo scavo delle gallerie.
In quello scritto, ricordai la pagina, che, alla fine degli anni ottanta, venne scritta nella storia di Cefalù, per il completamento dell'autostrada Palermo-Messina.
Una pagina della quale, grazie al Prof. Alfredo Mario La Grua, è rimasta traccia ne "Il Corriere delle Madonie" e che io avevo riscritto, aggiornandola e completandola in nove "atti", che avevo pubblicato nel 2013 e che si possono leggere ai link degli "articoli correlati" a quel mio scritto del 28 novembre 2015.
È la pagina del papavero cornuto e del finocchio di mare
i cui disegni e le cui foto stavano al “modellamento morfologico” della costa di Fiume Carbone illustrato nel 1987, come i rendering e gli slide stanno al “progetto esecutivo” della fermata sotterranea e del raddoppio ferroviario illustrato nel 2015.
Una pagina, che, per quanto sta accadendo ed è sotto gli occhi di tutti nel territorio di Cefalù e per quanto di altro potrà accadervi per il completamento dei lavori del raddoppio, è attualissima.
Una pagina della storia di Cefalù, che quanti si accingono a candidarsi per occuparsi della Cosa Pubblica nei prossimi cinque anni, da Sindaco e da Consiglieri comunali, dovrebbero conoscere.
È una pagina nefasta della storia di Cefalù, che, dopo quasi mezzo secolo, può essere d'aiuto ad evitarne un'altra più nefasta, come si legge nel sottotitolo a quel mio scritto.
Saro Di Paola, 4 aprile 2022
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