15 Marzo 2022, 16:29 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Un paio di giorni fa ho pubblicato su facebook la foto di una stampa del '700, che mostrava la scalinata della Cattedrale dipartentesi direttamente da portale della chiesa. Nel testo facevo allusione all'edificio sulla sinistra guardando la Cattedrale e lo definivo se non abusivo, certamente non risalente al secolo XVI. Apriti cielo! La mia opinione era frutto di una vera e propria favola, ripetuta acriticamente dal popolo e priva di fondamento.
Tra i commenti spicca quello di Salvo Varzi. Spicca soprattutto per dovizia di informazioni, tese a dimostrare un mio presunto errore. Per onestà riporto in calce tale commento, al quale avevo detto che avrei risposto con la pubblicazione delle mie precisazioni e soprattutto con quella delle stampe dei secoli precedenti il secolo XVIII.
Ero impegnato in questa raccolta di “prove”, quando una passeggiata a piazza Duomo mi ha convinto che le mie prove non erano necessarie, visto che nessuna prova può valere più di quella offerta dagli attuali edifici laterali della piazza, quello a sinistra e quelli a destra.
Prima di descriverli sotto l'aspetto ingegneristico, mi sia consentita una digressione storica. Nel 1867 fu delegato del Governo, una sorta di commissario prefettizio, Antonino Morvillo, che rimase in carica per appena tre mesi. Tre mesi d'intenso lavoro, però. Egli aprì la discesa Paramuro, per dare sfogo alla città fuori le mura; la demolizione della fontana di piazza Duomo, perché “usata per occorrenze poco decenti”; la scelta per l'area di un cimitero allo scopo di evitare il seppellimento dentro e davanti le Chiese dei cadaveri, con grave rischio per la salute dei cittadini, come aveva dimostrato l'epidemia di peste del 1837.
Comunque, quel che a noi interessa ai fini di dimostrare la situazione di piazza Duomo in quegli anni è la sua decisione di abbattere la parte della chiesa di Santa Caterina, che fino ad allora, unendosi all'attuale bar Serio, impediva che l'accesso alla piazza avvenisse direttamente da corso Ruggero, ma attraverso un passaggio dall'attuale farmacia Cirincione. Fu necessario anche abbassare il livello della piazza, per cui gli edifici esistenti finirono con l'avere gli ingressi più in alto rispetto al nuovo piano della strada. Fu necessario allora provvedere ai gradini d'accesso, oggi ancora esistenti sugli edifici a destra, e a una nuova sistemazione dei portali d'ingresso, allungati con nuove basi. Anche queste sono ben visibili a chi guarda con occhi attenti.
I gradini, invece, sono assenti nell'edificio a sinistra. Perché? Semplicemente perché l'edificio fu costruito dopo l'abbassamento del suolo della piazza e non nel XVI secolo! Non credo che serva altra prova e neppure disquisizioni di storia dell'arte. Non io, ma lo stato dei luoghi dimostrano la verità delle mie affermazioni, evitandomi la fatica di raccogliere foto e descrizioni di viaggiatori del passato.
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