Quando nacque Cefalù?

Ritratto di Angelo Sciortino

16 Gennaio 2022, 08:10 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Non è assolutamente facile stabilire la data di fondazione di Cefalù. Le prime notizie attendibili risalgono al 396 a.c., come risulta da alcune fonti documentali. Per circa 150 anni fu dominio dei Cartaginesi, che la chiamavano con il nome fenicio Ras Melkart.

E sono proprio i vari nomi assunti nel corso dei secoli a raccontare un poco della sua storia.

Quando cadde sotto la dominazione di Dionigi I di Siracusa, poi di quella di Agatocle, il suo nome cambiò in Κεφαλοίδιον, perché la sua Rocca somigliava a una testa, appunto κεφαλή in greco. E siccome i Greci per ogni cosa s'inventavano un mito, essi considerarono quella Rocca a forma di testa come la testa di Dafni, così trasformato da Apollo, perché cessassero le sue sofferenze per la punizione di Giunone, che l'aveva reso cieco. Il poeta Teocrito in una sua bucolica ne raccontò il mito, scrivendo che persino il mare, infrangendosi sui tre scogli della Calura, chiamati Baronello, Tallarita e Passarella, piangeva per il triste destino di Dafni. Oggi il mare piange sicuramente per il nuovo termine della Calura, Caldura e persino Kalura! Di motivo di piangere ne ha sicuramente un altro, il nuovo nome di Prissuliana, diventato Presidiana.

Per adesso ripigliamo la storia di Cefalù, rifacendoci ai nomi, che si sono succeduti.

Dal 254 a.c., cadde sotto il potere romano. Il suo nome divenne Cephaledium. Qualcuno sostiene che il nome latino deriva dall'abbondanza di pesci cefali nel suo mare, altri, invece, che esso abbia una derivazione greca. Dalle mie letture di Cicerone, Strabone, Auria e altri non sono riuscito a trovare una decisiva scelta. Comunque sia, Cefalù rimase romana fino alla caduta dell'Impero romano e poi bizantina fino all'anno 858, quando gli Arabi la strapparono ai Bizantini. Da allora e fino alla conquista normanna si chiamò Gafludi. Gli Arabi non hanno lasciato tracce monumentali, tranne, forse, l'impianto urbanistico con le sue vie quasi a spina di pesce.

Il periodo normanno – e particolarmente il regno di Ruggero II - rappresentò la rinascita di Cefalù. In questo periodo, infatti, Cefalù visse il suo massimo splendore sotto i Normanni, che si sostituirono agli Arabi nel 1063, quando il Conte Ruggero e il fratello Roberto il Guiscardo, conquistavano la Sicilia.

Quasi un secolo dopo il figlio del Conte Ruggero, Ruggero II, riportò la città verso il mare, ricostruendola, dopo la distruzione operata dal padre, su ciò che era rimasto, e facendovi costruire il famoso Duomo, ancora oggi orgoglio della città. Questo fatto ci aiuta a capire la ragione vera del privilegio concesso a coloro che fossero venuti ad abitare a Cefalù, dove nessuno voleva vivere in considerazione delle morti e delle distruzione seguite al passaggio di Ruggero I, il Gran Conte. Il privilegio recita: “Se verrete ad abitare a Cefalù, non andrete soldati né per terra né per mare”.