FERMATA SOTTERRANEA: Poggioreale ha suonato un altro allarme

Ritratto di Saro Di Paola

11 Gennaio 2022, 07:19 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Dopo il crollo di un’ala di un edificio di tumulazione collettiva del Cimitero di Poggioreale a Napoli,
                                                                         
verificatosi nella notte tra il 4 ed il 5 gennaio scorsi, la Metropolitana di Napoli S.p.A., società concessionaria del Comune di Napoli per la progettazione e la realizzazione della linea 1 della metropolitana, ha emesso il seguente comunicato:

«Alle 20.40 di ieri si è verificato un imprevisto e intenso afflusso d’acqua durante lo scavo della seconda galleria che dalla stazione di Poggioreale sale verso Capodichino. Fino a quel momento tutte le attività di controllo dei cedimenti non hanno evidenziato nessuna criticità. Il notevole flusso d’acqua e detriti ha causato l’allagamento del cantiere della stazione in costruzione e cedimenti al terreno nella parte inferiore del cimitero di Poggioreale, con importanti danni alle strutture cimiteriali. Gli sforzi per arginare il flusso sono durati tutta la notte e la mattinata e, ad ora, la situazione è sotto controllo».

Leggendo dell’”imprevisto afflusso d’acqua” tanto “intenso da causare l’allagamento del cantiere della stazione in costruzione e i cedimenti al terreno” ho pensato all’”imprevisto idrogeologico” che, nel giugno del 2012, si verificò in Vicolo Bernava a Palermo.
                                                                         
Guardando la foto dell’imbocco della galleria sotto Poggioreale, con l'area di cantiere invasa dall'acqua,
                                                                         
ho pensato a quello che dovrebbe essere l’imbocco della galleria di accesso alla fermata sotterranea di Cefalù, sotto Pietragrossa.
                                                                        
Leggendo del “tavolo tecnico”, che la Regione Campania ha convocato, ex post, “per mettere in sicurezza i luoghi”, ho pensato ai tavoli tecnici.
Quelli giusti.
Quelli che, la Campania e tutte le altre Regioni d’Italia dovrebbero convocare  ex ante.
Per prevenire i danni e non per porvi rimedio.
 
Saro Di Paola, 11 gennaio 2022