Il Sindaco della censura e della querela

Ritratto di Angelo Sciortino

15 Novembre 2021, 07:08 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Negli ultimi tempi si è sviluppata nell'Amministrazione, con il suo sindaco in testa, un’abitudine pericolosa. Innanzi a pensieri che non piacciono e non si condividono, auspicano che non possano nemmeno venir espressi. L’invocazione alla censura – e quindi alla querela - non arriva come ultima istanza, ma come prima opzione. Personalmente sono stato gratificato da oltre una decina di querele di questo tipo e l'ultima è arrivata dopo che la Giunta municipale ha votato all'unanimità un appello al Sindaco perché presentasse una querela, da estendere agli altri due curatori del blog Quale Cefalù allo scopo di ottenere il mio silenzio, creando dissapori tra me e i miei compagni, ai quali non può essere attribuita alcuna responsabilità per ciò che dico e che scrivo. Nessuna meraviglia: questa opzione, così comune ormai in Italia, a Cefalù non poteva non avere un'attuazione più diabolica.

A questi signori finti campioni dei principi democratici e della libertà di espressione mancano, a quanto sembra, le capacità argomentative per controbattere alle opinioni critiche e non alle offese personali, che mai hanno fatto parte dei miei scritti. Tra l'altro non si rendono conto, il sindaco in testa, che in questo modo trasgrediscono alle direttive della Comunità Europea, della Costituzione italiana e di numerose leggi, esistenti a tutela del sacro principio della critica in uno Stato democratico e liberale. Ma tant'è.

A maggio prossimo si terranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale e per la elezione dello stesso sindaco; elezioni alle quali non potrà candidarsi lo stesso Sindaco uscente, perché lo è stato per ben due elezioni. Ciò non vuol dire che egli non possa avere un controllo sulla nuova Amministrazione, se dovesse vincere il gruppo che si richiama a lui. Occorrerà, in buona sostanza, che quel gruppo venga sconfitto. Sarà capace l'elettorato a liberare se stesso e l'intero Paese da chi al dibattito preferisce il dibattimento?