Dopo i proclami del Sindaco le parole equilibrate di un operatore turistico

Ritratto di Angelo Sciortino

10 Luglio 2021, 16:37 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Dopo le dichiarazioni del Sindaco a proposito delle autorizzazioni provvisorie di servirsi di parti del litorale; autorizzazioni che stanno sollevando proteste e commenti non sempre prova di essere frutto di argomentazioni logicamente sostenibili, ho sentito il bisogno di ascoltare l'opinione di coloro che sono direttamente interessati al problema: gli albergatori del Lungomare. La prima intervista è quella con Alberto Barranco, che tra l'altro è destinatario di una di queste autorizzazioni provvisorie per un breve tratto di spiaggia proprio di fronte al suo albergo Sunset.

Questa la prima domanda: era proprio necessario questo intervento delle autorizzazioni provvisorie?

Secondo il mio parere era necessario, anzi, era ed è un atto dovuto per dare al Lungomare di Cefalù una organizzazione diversa dalla precedente. Infatti, fino a pochi anni fa insistevano sul Lungomare soltanto due alberghi. Oggi, invece, di alberghi ve ne sette. È evidente che tali alberghi per la loro ubicazione proprio di fronte alla spiaggia offrono alla propria clientela fra i servizi anche l'uso della spiaggia, fornendole ombrelloni e sdraio. Un'offerta richiesta dalla clientela, che ha scelto Cefalù e uno degli alberghi sul Lungomare per le sue vacanze.

Preciso che un albergo non può esimersi dall'offrire quanto richiesto dalla sua clientela e neppure Cefalù può non considerare tali richieste, pena perdere il suo appeal turistico.

Una domanda sorge spontanea a questo punto: e i cittadini verranno quindi privati dell'uso della loro spiaggia?

A prescindere dal fatto che tali autorizzazione devo distanziarsi di alcuni metri dai lidi e anche da altre autorizzazioni, bisogna considerare che simili autorizzazioni non sono come le concessioni, per cui l'accesso al mare e l'uso della spiaggia rimane libero. Anzi, servirsi di un tratto di spiaggia autorizzato, senza richiesta di sdraio e di ombrelloni, offre l'aiuto di un bagnino nel caso di necessità, rendendo più sicuro il bagnante.

Quindi, le proteste del Sindaco rappresentano pura demagogia? Come può organizzarsi il Lungomare con proposte serie e concrete?

Le mie proposte non dovrebbero avere ragion d'essere, se Cefalù si fosse dotata di un PUDM, che nei quasi dieci anni di esistenza questa Amministrazione non ha approntato. Anzi, per dire le cose come stanno, essa quasi alla sua scadenza ha approvato un suo piano per l'utilizzo del litorale, ma esso non è stato approvato dalle autorità regionali, perché ritenuto non idoneo a una città turistica, che si picca di definirsi Perla del Tirreno. Pertanto ritengo la decisione dell'Assessorato al Territorio utile per rimediare a questa deficienza del Comune. Protestare contro di essa, come ha fatto il Sindaco, non è soltanto demagogia, ma negazione di una verità incontrovertibile: Cefalù vuol essere una città turistica, ma non impegnando utilmente il suo territorio e tutto ciò che è utile per il turismo.

Tra l'altro, la decisione dell'Assessorato intanto riguarda tutto il territorio siciliano e ha il solo scopo di sostituirsi ai singoli comuni, che non si sono forniti di un proprio PUDM: auspico che la prossima Amministrazione tenga conto di tutto ciò, facendo di tutto per proiettare Cefalù verso le mete che merita di raggiungere grazie alla sua storia e alle bellezze naturali.

Per amministrare occorrono fatti e non proclami.