9 Aprile 2021, 20:39 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha appena firmato un’ordinanza, che dispone la zona rossa in tutti i Comuni della Città metropolitana di Palermo. L’efficacia del provvedimento partirà da domenica 11 e cesserà giovedì 22 aprile.
Bene, affare fatto? Ma quale affare? Certamente non è un affare per le attività economiche, commerciali o produttive; non lo è per l'attività del turismo, che rischia il collasso, se da questa decisione deriverà un'assenza di presenze turistiche nella ormai prossima estate.
Ma diamo un'occhiata agli ultimi dati relativi alla pandemia nei comuni siciliani.
I comuni in provincia di Palermo che superano l'incidenza a 7 giorni di 250 per 100 mila abitanti e sono da zona rossa sono Baucina, (263,4), Borgetto, (687,6), Caltavuturo, (400,4), Cefalà Diana (407,7), Ciminna (254,3), Godrano (445,2), Isnello (632,5), Lascari (360,5), Lercara Friddi (290,2), Mezzojuso, (465,9), Monreale è al limite, (247,2), Partinico (381,7), Piana degli Albanesi (563,2),, Polizzi Generosa (452,1), San Giuseppe Jato (279,3), Santa Cristina Gela (609,1), Vicari (469,1), Villafrati (431,2).
Manca Cefalù. A Cefalù l'incidenza è irrisoria e non giustifica un ritorno alla zona rossa. Questo inutile prolungamento della zona rossa a Cefalù servirà solo a produrre nuovi danni economici e - probabilmente - a coprire le inettitudini e le inefficienze di chi, dopo oltre un anno, non riesce a governare l'emergenza, nonostante siano state immesse risorse importanti per la gestione sanitaria e sia sotto gli occhi di tutti lo sforzo commovente dei medici e del personale sanitario in trincea. La verità è che vige una confusione totale e nella confusione la cosa più semplice da fare per non sbagliare è: chiudere.
Se non è incompetenza questa, non so che cosa possa definirsi tale. Si pensi al cattivo funzionamento della raccolta dei dati relativi ai contagi, con i quali si vuol dimostrare la necessità di una zona rossa; si pensi alle dichiarazioni dei politici, farneticanti più delle frasi di un ricoverato in una clinica psichiatrica: si pensi a tutte queste cose e non potrà non apparire chiaro a chiunque che da oltre un anno siamo affidati agli incompetenti, che decidono del nostro destino. Per quanto ancora continuerà questa mortificazione del futuro?
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Commenti
Mauro Gagliano -
futuro