“Ut pictura poesis”: momento conclusivo del concorso di poesia in memoria del Preside Ignazio Arrigo

Ritratto di Liceo Artistico D. Bianca Amato

9 Giugno 2013, 16:33 - Liceo Artistico...   [suoi interventi e commenti]

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“Ut pictura poesis”: momento conclusivo del concorso di poesia in memoria del Preside Ignazio Arrigo
[di Rosalba Gallà]

Giorno 3 giugno 2013, nell’Aula consiliare del Comune di Cefalù, ha avuto luogo la cerimonia di premiazione relativa al 2° Concorso di poesia in pittura “Ut pictura poesis”, indetto dall’Istituto di Istruzione Superiore Mandralisca in memoria del prof. Ignazio Arrigo, già preside del Liceo - Ginnasio di Cefalù. Il premio è stato attribuito a Serena Lipari, alunna della V D del Liceo Artistico “Diego Bianca Amato” di Cefalù (docente referente per la classe, prof. Giuseppe Saja).

Tutta la cerimonia è stata caratterizzata da un’atmosfera fortemente connotata emotivamente, nel ricordo del preside Arrigo: gli interventi dei suoi colleghi proff. don Santino Di Gangi e Rosalba Musotto, dell’ex alunno avv. Giuseppe Muffoletto, la lettera del preside Giovanni Sottile, letta dal nipote maggiore, Dario, l’intervento del Presidente del Consiglio Comunale, prof. Tony Franco hanno tratteggiato in maniera complementare la figura di Ignazio Arrigo, mettendone in rilievo la passione per il mondo della scuola e l’impegno quotidiano, prima come docente e poi come preside, l’autorevolezza unita alla capacità di comprendere i reali bisogni dei ragazzi, la disponibilità alla condivisione dell’esperienza di educatore con i colleghi.

All’interno della manifestazione, coordinata dalla prof.ssa Sonia Zito, in rappresentanza della Dirigente, prof.ssa Loredana Bellavia, il prof. Tony Franco ha presentato il libro di Marcello Alessandra, Dirigente Medico Psichiatra presso SPDC all’Ospedale Cervello di Palermo, ”L’uomo che voleva fermare il vento con le mani”: è seguito un interessante intervento dell’autore.

Da questo libro è stata tratta una delle poesie proposte agli alunni ai fini della trasposizione figurativa:

UN LIBRO È COME UN BACIO DATO

Un libro è come un bacio dato,
uno chiesto,
uno desiderato.
Un libro è come un figlio
nato da un desiderio di ritrovarsi
cresciuto nel corso delle pagine
e trovato adulto alla fine del racconto.
Un libro è un pensiero nascosto
e solo dopo comunicato agli altri
perché troppo importante per lasciarlo celato.
Un libro è un pezzo di me
quel pezzo che adesso è tuo
quel pezzo che ognuno saprà vedere con i propri occhi
se veramente vorrà vedere.
Il mio libro
già bacio
già figlio
diventa completamente tuo.
Fanne buon uso.

Nel corso della mattinata è stata evidenziata la naturale integrazione tra poesia e pittura, tra parole ed espressione figurativa, nella consapevolezza che “le arti sono sorelle”: ciò è stato confermato dal coinvolgimento di due scuole di antica tradizione nel nostro territorio, Liceo Classico e Liceo Artistico, presenti con una importante rappresentanza degli studenti.

L’alunna del Liceo Artistico, risultata vincitrice del concorso, si è ispirata alla poesia di Emily Dickinson “Non esiste un vascello veloce come un libro”:

Non esiste un vascello veloce come un libro
per portarci in terre lontane
né corsieri come una pagina di poesia che si impenna –
questa traversata
può farla anche il povero
senza oppressione di pedaggio
tanto è frugale
il carro dell’anima!

Ecco, testualmente, la motivazione per l’attribuzione del premio, redatta, per la Commissione giudicatrice, dall’esperto dott.ssa Rosalia Liberto e dal Dirigente scolastico, prof.ssa Maria Bellavia:

L’opera realizzata dall’alunna Serena Lipari del Liceo Artistico “D. Bianca Amato” di Cefalù, ispirata dalla poesia “There is no frigate like a book” (Non esiste un vascello veloce come un libro) della poetessa statunitense Emily Dickinson, è stata scelta come migliore espressione della sintesi tra Pittura e Poesia “UT PICTURA, POESIS”. Dunque, la poesia è come un “quadro o un quadro è come la poesia”.

Il dipinto raffigura il tema del componimento della poetessa. In primo piano, a vele spiegate, un vascello trascinato dal vento è superato, verso la meta, da pagine di libro che compiono la traversata nel blu velato del mare. Il libro, come nella poesia della Dickinson, è mezzo veloce per comunicare il sentire dell’uomo. All’orizzonte, una terra ancora lontana: metafora della ricerca della verità, tema ricorrente in tutta la produzione poetica della Dickinson.

La cifra pittorica della composizione si evince dall’utilizzo di colori velati e trasparenti, come l’azzurro del mare, che conferisce all’opera leggerezza. Il linguaggio iconografico dell’opera, invece, è caratterizzato da sfumature importanti grazie all’utilizzo di particolari come la realizzazione attenta del colore delle vele spiegate (di colore scuro), della pagina di poesia in primo piano, poesia che è per tutti, è universale, non fa differenze, bensì è rifugio soprattutto per la poetessa e può esserlo, dunque, anche per ogni uomo senza “oppressione di pedaggio”.

Per tali ragioni, si è ritenuto assegnare il Premio “Ut pictura poesis” 2013 al dipinto dell’alunna Serena Lipari, perché meglio è riuscita a tradurre la poesia della poetessa Dickinson attraverso un linguaggio figurativo- pittorico attento, originale e personale.

Alla manifestazione era presente l’assessore all’istruzione e alla cultura del Comune di Cefalù, avv. Antoniella Marinaro che, come sempre, ha saputo sintetizzare gli aspetti emotivi e culturali della mattinata.

Mentre la figlia Cetty, docente di Storia e Filosofia nello stesso Liceo, ha introdotto i relatori, la sig.ra Margherita, vedova del preside Arrigo, ha consegnato le targhe e gli attestati, visibilmente emozionata, ma felice per la riuscita della cerimonia e per l’evidente scia di positive emozioni lasciata dal marito.

Per concludere, un ricordo personale.

Sono stata alunna del Liceo Classico proprio negli anni in cui il prof. Ignazio Arrigo ne era il preside. Ricordo anch’io la sua passione e la sua professionalità, ma soprattutto il desiderio insopprimibile di mantenere forti relazioni con noi alunni. Il suo essere preside non lo allontanava dalle classi e, quando mancava qualche docente, non perdeva l’occasione di venire in aula, quasi come un supplente, con il desiderio straripante di trasmettere sapere. Ci parlava di tutto, sicuramente di filosofia, ma spesso ci parlava della sua grande passione, la medicina.
Conservo ancora la memoria di un preside che ci trattava da adulti e che voleva fortemente consegnarci gli strumenti per volare via dal Liceo verso gli orizzonti sempre più ampi della cultura.

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