14 Ottobre 2020, 20:18 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Ci risiamo! Le provocazioni continuano. Forte della sua maggioranza in Consiglio, l'Amministrazione continua a offrire le sue agitazioni, pretendendo che esse siano credute azioni; per di più azioni sorrette da una logica teleologica e quindi in grado di determinare l'ottenimento di almeno uno degli scopi necessari al miglioramento di Cefalù. Tutto ciò con un risparmio per i cittadini. Almeno questo è quello che si vuol far credere a proposito della TARI. A dimostrazione delle mie osservazioni, che seguiranno, aggiungo in pdf lo specchietto relativo alle aliquote della tassa nel caso delle utenze non domestiche.
Come si può notare dalla lettura dei dati a proposito delle utenze non domestiche, a parte le banche, con la riduzione del 50,35% della tassa, e gli uffici professionali con quella del 12,03%, tutte le altre categorie o rimangono pressoché uguali alle precedenti aliquote o subiscono notevoli incrementi. Risalta l'incremento del 67,49% per gli stabilimenti balneari e quello del 36% per gli ospedali e gli ambulatori ospedalieri. Mi sta bene l'incremento per gli stabilimenti balneari e anche quello del 46,80% per le discoteche, sebbene non riesca a spiegarmi qual sia il criterio adottato per stabilire tali incrementi, soprattutto in considerazione che a causa degli effetti della pandemia hanno funzionato e ancora continueranno a funzionare a ritmo ridotto. Non mi sta bene invece l'incremento per gli ospedali e per gli ambulatori. Vero è che essi producono forse più rifiuti, e fra questi i rifiuti speciali, che comunque non gravano sul servizio rifiuti offerto dal Comune, ma è ancor più vero che gli ospedali, per la funzione che svolgono, dovrebbero essere esentati da questo balzello.
Va forse meglio con le utenze domestiche? Non mi pare. Almeno a considerare che a un abbassamento della quota fissa per mq corrisponde una quota variabile in netto aumento, per cui il totale complessivo della riduzione che una famiglia media di 4 persone ottiene è di 6,91 euro! Pochi? Forse, ma certamente non tanti da gongolare per la gioia. Ancora meno hanno da gioire i cittadini, non appena saranno noti i dati dell'IMU.
D'altronde da qualche parte dovranno trovarsi le somme per sostenere le estenuanti cause tanto care all'Amministrazione.
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