13 Settembre 2020, 22:40 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Conclusasi l’attività della Commissione Straordinaria di Liquidazione, il Sindaco rilascia la seguente dichiarazione.
“Desidero ringraziare i componenti della Commissione Straordinaria di Liquidazione, i colleghi di Giunta, il Segretario comunale Maria Rosaria Sergi, i Responsabili di Settore e i dipendenti comunali che hanno collaborato per portare a termine un lavoro prezioso dal quale trae beneficio l’intera Città – dice il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina – Il ringraziamento maggiore sento tuttavia di rivolgerlo ai miei concittadini che hanno sopportato il peso di scelte sbagliate fatte in passato. A tutti loro va il mio personale grazie unito all’impegno, non appena la legge lo consentirà, di abbassare le tasse e le aliquote comunali per garantire equità e sviluppo economico”.
A seguito di questa procedura di liquidazione, le somme dovute ai creditori sono state pagate con percentuali che vanno dal 45% al 55% rispetto al debito accertato. Qualcuno dà il merito di questo risparmio all'Amministrazione: “La procedura semplificata di estinzione dei debiti, adottata dal Comune normanno, ha consentito di creare notevoli risparmi all’Ente e dunque all’intera comunità cefaludese e, allo stesso tempo, di liquidare i crediti vantati entro 30 giorni dall’accettazione.” Parallelamente si è provveduto ad una incisiva attività di recupero dei crediti vantati dal Comune di Cefalù. In questo modo è stato possibile avere 6,4 milioni di euro di maggiori accertamenti, dei quali 3,8 milioni sono stati già incassati.
Due osservazioni sono d'obbligo: quel circa 50% decurtato ai creditori a quale percentuale di creditori cefalutani, che si erano fidati del loro Comune, corrisponde? E ancora: che cosa si intende per più incisiva attività di recupero dei crediti, se ancora non è stata notificata una sola bolletta dell'acqua per i consumi degli ultimi anni? Tralascio, per spirito di bontà, di chiedere che cosa significa che si abbasseranno le tasse e le aliquote comunali non appena la legge lo consentirà.
Mi vengono in mente alcuni miei interventi del 2012, con i quali suggerivo come si sarebbe potuto evitare il dissesto, ma ne riporto uno per tutti. Esso riguarda la cosiddetta “salva comuni”, che avrebbe permesso al Comune di incassare 200 euro per abitante (circa tre milioni di euro) e di dilazionare il pagamento dei propri debiti: https://www.qualecefalu.it/node/1178. Non fu sfruttata e si finì, dopo estenuanti e costose cause, al dissesto. Non aggiungo altri link precedenti per non infierire.
Adesso nella dichiarazione del Sindaco si parla “di scelte sbagliate fatte in passato”, ma non si confessa che anche questa Amministrazione già dal 2012 ha fatto le sue scelte sbagliate ed evita di assumersene le responsabilità.
Ma poi, siamo sicuri che la situazione finanziaria non sia pronta per un secondo dissesto per i risarcimenti da pagare per le cause perse?
Spero che anche questo intervento ispiri all'attuale Giunta un processo con condanna, da pubblicare sotto forma di deliberazione sull'Albo Pretorio.
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