Una risposta al comunicato del Vescovo Marciante

Ritratto di Angelo Sciortino

31 Agosto 2020, 22:43 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Questa è la frase che mi ha colpito del comunicato della Diocesi di Cefalù, pubblicato al seguente link https://www.qualecefalu.it/node/24009:

Inoltre il pellegrinaggio di domenica viola le disposizioni della Diocesi di Cefalù per il contenimento del contagio da Covid-19 del 13 maggio 2020 che vietano ogni forma processionale. Si chiede su questo punto un controllo da parte delle autorità competenti.

D'accordo, un agnostico come me non dovrebbe mai interessarsi di questioni relative alle religioni rivelate e nemmeno dovrebbe giudicare le diatribe interne, che oppongono non tanto fedi diverse, ma interpretazioni diverse, come nel caso in oggetto tra il santone Salvo Valenti, che crede di avere visioni mistiche con l'Arcangelo Michele, che gli appare durante le sue crisi mistiche, e il Vescovo di Cefalù, che sottolinea come la dichiarazione del signor Salvo Valenti Non constat de supernaturalitate. Fin qui la questione mi fa soltanto sorridere, come mi farebbe sorridere la lite fra due bambini per il possesso di un pupazzo.

Purtroppo, però, uno dei due “contendenti” va oltre e chiede che a suo sostegno si muovano le Autorità dello Stato, che, seppure debolmente, è uno Stato laico. La richiesta è giustificata con la mancata ottemperanza delle disposizioni della Diocesi per il contenimento del contagio da Covid-19, che vieta le processioni, per cui chiede un controllo delle Autorità competenti. Quanto grande sia da parte della Diocesi il rispetto per queste Autorità dello Stato si deduce dall'uso delle lettere minuscole, non usate invece per Arcidiocesi, Diocesi e Ordinario del luogo.

Non posso escludere, perché non lo conosco, che il signor Valenti sia un fanatico, ma nemmeno posso escludere che altrettanto fanatici siano molti uomini delle Istituzioni religiose riconosciute. In fondo, se possiamo accettare di limitare la nostra libertà per rispetto delle leggi dello Stato e della natura, perché mai dovremmo accettare di averla limitata per la religione? E perché dovremmo accettare, in periodo di pandemia, una Messa in piazza e non una processione di pochi uomini lungo trazzere deserte? Due pesi e due misure?!