6 Agosto 2020, 17:19 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Il Comune di Cefalù è da qualche giorno come una diligenza attaccata da chi vuole impadronirsene. Un attacco simile si verificò nella storia, quando altre città siciliane scelsero come loro patrone sant'Agata e santa Ninfa, che fino a quel momento erano state patrone di Palermo. Soltanto il ritrovamento delle ossa di santa Rosalia, scelta poi come patrona, permise che le acque si calmassero.
Oggi avviene il contrario a Cefalù. Non vengono “rubati” più i patroni, ma posti di lavoro fra la burocrazia comunale. Posti di lavoro presi in forza di una graduatoria di un altro comune, Isnello.
Se il Comune aveva bisogno di assumere dipendenti nella sua burocrazia, perché non ha indetto i bandi di concorso, come prevede la legge, ma si è affidato ai non vincitori di un concorso indetto in un altro Comune? Non mi risulta che una simile procedura sia mai stata eseguita in altri comuni siciliani o italiani. È strano che il Sindaco di Isnello sia del PD e ancora più strano è che i concorrenti aspiranti a far parte dei dipendenti del Comune di Cefalù siano seguaci del PD, come l'attuale sindaco di Pollina Magda Culotta. Si rimane così sconcertati da un simile modo di procedere, che non si riesce a dare un giudizio, ma si ha soltanto la rabbia di avere perso l'occasione di dare lavoro a giovani cefalutani, eventualmente più preparati o altrettanto preparati dei partecipanti (non vincenti) al bando di Isnello.
Infine, non è strano che anche il Sindaco di Cefalù e la sua maggiorana siano del PD? Un altro assalto alla diligenza?
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