31 Luglio 2020, 13:17 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Da un po' di tempo mi chiedo quali compiti assolve la polizia municipale di Cefalù, visto che il traffico cittadino si svolge nel caos più completo e che sono scarsi i controlli delle aree concesse a “suolo pubblico” a servizio degli esercizi commerciali come bar e ristoranti.
Mi riusciva difficile accettare la facile risposta che il solo compito da essa svolto sia quello dell'accattonaggio, suggerito dall'impegno profuso nell'elevare contravvenzioni per divieto di sosta o per il superamento del limite orario nelle cosiddette zone blu.
Oggi alle ore 10,30 ho invece avuto la conferma che forse le cose stanno proprio come mi rifiutavo di accettare. Avendo necessità d'informarmi del come avrei potuto chiedere la concessione di una autorizzazione per un passo carrabile, mi sono recato all'ufficio della PM sito in via Falcone e Borsellino. Qui, con mia sorpresa, scoprivo la presenza del solo sportello per il pagamento delle multe e quello per la concessione dei pass ai residenti. Essendo troppo numerosa la coda allo sportello-cassa, mi sono rivolto a quello relativo ai pass per chiedere a chi dovevo rivolgermi per avere informazioni. Mi fu indicato lo sportello cassa e quando chiesi del comandante, mi fu detto ch'era assente.
Adesso mi ritrovo nella impossibilità di sapere come chiedere l'autorizzazione e soprattutto se a Cefalù si tiene conto di quanto stabilito dalla Corte di Cassazione. Sul tema, infatti, si è espressa anche la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 16733/ del 27 luglio 2007, sezione tributaria, per ribadire che i passaggi carrabili a raso non sono soggetti a tassa. La suprema Corte ha stabilito che il passo a raso, cioè senza taglio di marciapiedi, listoni delimitativi o altre opere, “non determina un’occupazione visibile del suolo pubblico”, dato che “manca qualsiasi opera o manufatto realizzato su suolo pubblico”, e che “non presenta interruzioni sul marciapiede o modifiche del piano stradale che permettano, al proprietario dell’accesso, una posizione e un uso diverso del marciapiede da quello di cui può fruire tutta la collettività”.
Ma forse a Cefalù vigono altri regolamenti, che non tengono conto delle leggi. In ogni caso, non essendo riuscito ad avere informazioni, perché il solo impegno della nostra Polizia Municipale sembra essere quello dell'accattonaggio, che si conclude allo sportello-cassa, rinuncio a qualsiasi richiesta di passo carrabile e mi faccio carico di subire un sequestro di persona, quando nella via dove vige un divieto di sosta assoluto un automobilista mi costringerà a restarmene in sua attesa.
- Accedi o registrati per inserire commenti.
- letto 1112 volte