6 Giugno 2013, 16:25 - Fondazione Isti... [suoi interventi e commenti] |
Cefalù, al San Raffaele Giglio “le Bandiere di vita” di Fiumara d’Arte
Ispirate alla “Grande madre” sono state realizzate dagli studenti delle scuole di Cefalù
Domani alle ore 9.30 l’inaugurazione del percorso espositivo. Diretta web su hsrgiglio.it
CEFALU’ 6 GIUGNO 2013 – Un ospedale luogo di cura ma anche d’arte con spazi e corsie umanizzati da un messaggio di speranza e “Bellezza” espresso da coloratissime e grandi “Bandiere di vita”, realizzate dagli studenti di Cefalù per il progetto “L’offerta della parola – La Grande Madre”, promosso dalla Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte. E’ quanto avviene al San Raffaele Giglio di Cefalù che domani (venerdì 7 giugno), alle ore 9.30, presenta il percorso espositivo creato all’interno dell’ospedale.
L’iniziativa sarà illustrata da Antonio Presti di Fiumara D’Arte e dal commissario straordinario del San Raffaele Giglio, Nenè Mangiacavallo, alla presenza dei docenti e degli studenti dei cinque istituti coinvolti: liceo artistico “Bianca Amato” (referente rete), “Mandralisca e Ipseoa”, “Jacopo del Duca”, “Nicola Botta”, “Engim Cfp Artigianelli di Giorgio”. Previsti gli interventi dell’Assessore regionale alla salute, Lucia Borsellino, dell’Assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra, del sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, e del vescovo Vincenzo Manzella.
“Avvicinare gli studenti ad un luogo di cura – ha detto Nenè Mangiacavallo – significa anche stimolare la loro sensibilità umana ed il loro impegno sociale. Per cui siamo onorati, esprimendo vivo ringraziamento a quanti ne sono stati fautori, di partecipare a questo progetto”.
Le “Bandiere di Vita”, di 2 metri per 1,5, esposte tra i reparti e le sale d’attesa sono più di 42. Ogni “bandiera” è accompagnata da una scheda di presentazione e da una poesia scritta dagli stessi studenti.
Il tema sviluppato è quello della “Grande Madre” inteso sia come donatrice di vita e fertilità, che come rifugio e cura, senza tralasciare la Grande Madre simbolo di patria e storia, e quindi, portatrice, di conoscenza fino alla “Grande Madre Anziana” portatrice del ciclo della morte e della rinascita.
“Come già nel quattrocento – ha rilevato Antonio Presti – le opere dei maestri rinascimentali alleviavano la sofferenza negli ospedali e negli orfanotrofi, le “Bandire di vita” degli alunni e degli studenti di Cefalù oggi nascono per regalare un pensiero di gioia e di speranzai ai degenti e ai loro familiari. Mi piace immaginare gli occhi di chi vedrà queste opere: sguardi, mi auguro, emozionati che rifletteranno i colori e la bellezza di un impegno, come valore, di tanti giovani”.
La manifestazione sarà trasmessa in diretta streaming sul sito internet della Fondazione www.hsrgiglio.it
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