14 Maggio 2020, 11:55 - Fondazione Isti... [suoi interventi e commenti] |
“Questa è la sanità che mi piace. Volevo rivolgermi a tutte quelle persone che per vari motivi decidono di farsi operare al di fuori della propria regione e vi assicuro, per esperienza personale, che qui c'è professionalità e umanità”. Così, in una lettera, Mimma Potestio, paziente dell’unità operativa di ortopedia, che non tiene a celare la propria identità, ha voluto ringraziare i medici che l’hanno presa in cura.
“Dopo una settimana – scrive – sono tornata a casa. Non sono stata in vacanza ma in ospedale al San Raffaele Giglio di Cefalù per un intervento programmato al ginocchio.
Dopo una lunga quarantena, trovarsi sola in ospedale, senza conforto "dei congiunti", lasciata all'ingresso e ripresa nuovamente all'ingresso, all’atto delle dimissioni, non è stata una passeggiata. Voglio raccontare così la mia degenza – continua la signora Potestio - dal profilo professionale e umano partendo dal personale medico e “paramedico” dell'ortopedia dal dottore Luciano Lucania, che mi ha operato, al dottore Filippo Boniforti e con loro tutta l’equipe. Voglio ringraziare tutti: Fabio, Carmela, Elisabeth, Giovanni, Federica, Francesco, tutti dalla giovane anestesista Carla agli infermieri, al caposala gli osa, ai fisioterapisti, vorrei citarli, non conosco i nomi. Loro si sono rivolti sempre con parole di conforto. Mi sono sentita coccolata. Hanno sostituito la mia famiglia alla grande. Sono una paziente soddisfatta”, conclude.
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