8 Marzo 2020, 20:39 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Ebbene, confesso che nell'ultima settimana, interessandomi delle chiacchiere della politica, dei comunicati schizofrenici e farneticanti dei suoi leader, mi sono comportato da stupido come loro, non accorgendomi che il coronavirus sta causando più gravi problemi di quelli indicati per l'economia, quella turistica in primis, e per le conseguenze dirette per coloro che vengono colpiti dall'infezione del virus.
Il Governo nazionale e quello regionale, con i sindaci a fare eco, emettono decreti su decreti e illudono i cittadini che con tali iniziative stanno provvedendo a liberarci dai danni del virus, come se i loro decreti fossero un vaccino uscito dal laboratorio della loro mente. Intanto, l'Italia ha già raggiunto il secondo posto in quanto a contagiati, 7375, e in quanto a morti, 366, a fronte di 622 guariti. Se escludiamo la Cina, dove il virus si è diffuso per la prima volta, all'Italia spetta il primo posto. Un primo posto che il futuro ci confermerà, visto come procede la curva esponenziale della diffusione del virus.
A fronte di tutto ciò c'è la reazione irresponsabile di tanti positivi al virus, che non si mettono autonomamente in quarantena, rischiando d'infettare gli altri. E allora ecco, in obbedienza dei decreti nazionale e regionale, un comunicato del Sindaco di Cefalù: https://www.qualecefalu.it/node/23717, ma nessuna iniziativa per controllare con le Forze dell'Ordine coloro che scendono alla stazione ferroviaria, anche se provenienti dalle cosiddette zone rosse. Unica iniziativa il comunicato per invitare i gestori dei locali pubblici a regolare l'afflusso della clientela in modo da permettere che essi possano mantenere fra loro la distanza di un metro: https://www.qualecefalu.it/node/23716.
È fuori discussione che i decreti e simili ordinanze sindacali diffondono inutilmente panico e paura. È di oggi un appello dell'ospedale Villa Sofia ai donatori di sangue, perché c'è carenza di sangue. Lo stesso accade a Messina e all'ospedale dei Bambini, dove vengono praticate le trasfusioni con cadenza quasi settimanale ai bambini e agli adulti affetti da talassemia. Trasfusioni che non possono essere sostituite dalle schizofreniche dichiarazioni dei governanti e degli amministratori locali. Non desta meraviglia che in una simile situazione i medici stessi dichiarino che le loro strutture sono sottoposte a una pressione superiore a ogni possibilità di risposta.
Non ci resta che sperare in un cambio di rotta di questa incapace classe governativa e amministrativa. Ma anche in un cambio di rotta della nostra maniera di giudicarla.
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