Una ipotesi di Parco a Campofelice di Roccella per lo sport, cultura e tempo libero

Ritratto di Giovanni La Barbera

2 Marzo 2020, 20:38 - Giovanni La Barbera   [suoi interventi e commenti]

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Lo scopo delle righe che seguono fanno parte della più ampia riflessione a cui vorrei pervenire, atta, passo dopo passo, ad individuare i temi, che una ineludibile, moderna visione dell'uso del territorio deve presiedere alla formazione del Piano Regolatore Generale.

Il metodo è centrato sul desiderio di aprire un qualificato dibattito tra le componenti sociali del Paese che si sentono proiettati fuori dalla concezione egoistica dell'uso del suolo, che negli ultimi 30 anni ha dominato i processi insediativi di anarchica e dunque irrazionale concezione.

L'idea, qui circoscritta nei confini di una ipotesi ancora non connessa o integrata con le diverse parti del territorio a cui, giocoforza, occorrerà dare delle specifiche funzioni in modo da costruire una immagine o modello organizzativo, percepibile dalla maggior parte degli abitanti.

Qui, mi rendo conto che il gioco del linguaggio può determinare comprensioni ed incomprensioni. Tuttavia mi rendo disponibile a sviluppare la comunicazione nelle forme che si rendessero necessarie, per aprire i temi, alla più ampia consultazione popolare.

Dopo essere stati severamente giudicati, come Comunità, in occasione dell'esame dei contenuti del PRG, sanzionato dall'Ufficio regionale competente (VAS) , di aver consentito un abnorme edificazione che ha giovato essenzialmente alla speculazione e alla rendita, in uno scenario privo di quello che possiamo chiamare: sviluppo ordinato e integrato, siamo tenuti a rivisitare criticamente quel Piano alla ricerca di un possibile equilibrio, che metta in prospettiva l'affermazione di una cultura diversa.

Per tale ragione mi è parso, con i limiti anzidetti, che qualificare le azioni di tutela della principale, se non unica, risorsa naturale locale, costituita dal paesaggio, può rappresentare un valido obiettivo che ci qualifica per aver compreso gli errori fatti.

L'idea di un Parco Attrezzato ritengo possa essere uno scopo proponibile se pensiamo ad una ambiente strutturato nella natura che contiene funzioni sportive, ludiche, culturali e per il tempo libero.

Dunque un'area che all'insegna della tutela ambientale contiene anche attività che debbono positivamente e pragmaticamente pensarsi come produttrici di occupazione e di civiltà dello stare insieme.

In tal senso, Esso deve contenere le classiche attrezzature per gli sport qui piu popolari, un teatro di dimensione e forma opportunamente calibrata, una sezione dell'Antiquario di Himera, eventuale scuola, percorsi ciclabili, percorsi per podismo. Mobilità interna rigorosamente meccanica ed elettrica, Produzione di energia ecologicamente non inquinante.