11 Febbraio 2020, 17:03 - Giuseppe Maggiore [suoi interventi e commenti] |
RISVEGLI CULTURALI (n. 3)
(sul creando polo internazionale “Centro Sudi Ruggero II – Città di Cefalù”)
Un nuovo Organismo culturale, polo di attrazione internazionale il cui slogan “Sotto lo sguardo di Ruggero” ne qualifica l’essenza, sta per venire alla luce nella nostra città sotto la denominazione di “Centro Studi Ruggero II – Città Cefalù ”.
Idea programmatica nata dalla sagacia, dall’impegno in essa profuso e dalla lungimiranza di Vincenzo Garbo, di Giuseppe Saja e di Rosario Lapunzina, rispettivamente Assessore alle Politiche Culturali il primo, Presidente della biblioteca Comunale il secondo e Sindaco della cittadina normanna il terzo, in collaborazione per la parte scientifica con Francesco Paolo Tocco, Professore associato di Storia Medievale presso l’Università di Messina e Membro del Comitato scientifico del “Centro Studi Ruggero II”.
Personaggio di spicco, quest’ultimo, da noi già conosciuto ed apprezzato nell’incontro avvenuto nella serata dell’1 Marzo dello scorso anno nella Sala delle Capriate di questa città in quanto relatore della conferenza allora indetta sotto l’egida del Comune di Cefalù, dell’Assessorato alle politiche culturali e della Biblioteca Comunale sul tema “Ruggero II: il sovrano di una problematica multiculturalità”, e del quale, in quella sede ed in quella circostanza con un mio intervento titolato “Risvegli culturali (n.2)” pubblicato in data 2/03/2019 su questo stesso blog (a cui si rimanda l’ipotetico lettore che voglia saperne di più), ho acclarato status, opere e meriti.
Così in data 8 Febbraio scorso, nella predetta civica Sala delle Capriate, luogo ormai per consuetudine deputato ad eventi di manifesto rilievo, anfitrioni gli stessi Enti Patrocinanti di prima, assolti gli usuali saluti istituzionali profferti dal Sindaco, Rosario Lapunzina, il quale ha anche dato lettura del programma e dell’orientamento che il costituendo Organismo intende perseguire, alla presenza del cittadino parterre istituzionale composto, oltre che dal prefato, dal Vice Presidente del Consiglio comunale Daniele Tumminello, dall’Assessore alle Politiche Culturali Vincenzo Garbo, dal Presidente della Biblioteca Comunale Giuseppe Saja e di molti convenuti, ospite d’onore e relatore principale, il Prof. Tocco di cui sopra, si è svolto un incontro inteso alla presentazione di questo nuovo polo culturale e del Convegno Internazionale inaugurale.
Questa recente idea in un qual certo senso affonda le sue radici in quell’incontro precedente di cui s’è detto sopra; c’è da osservare, inoltre, che l’albero ha dato i suoi frutti sulla base dei quali adesso si è pensato a questo nuovo centro di attrazione culturale internazionale a Cefalù, da affiancare alla già preesistente Biblioteca Comunale.
I lavori iniziati l’8, quindi, proseguiranno il giorno 29 del corrente mese, Sabato, sia di mattina che di pomeriggio e l’indomani, 1° Marzo, Domenica, soltanto di mattina, sempre con sede nella Sala delle Capriate del Comune di Cefalù e saranno determinanti per la definizione del nuovo polo culturale.
Mi sembra superfluo riaccreditare l’importanza della tematica focalizzata, dei concetti propulsori che la supportano, dei personaggi che ad essa attendono e dei concernenti meriti dei medesimi già ampiamente trattati, in quanto gli stessi sono strettamente collegati con la mirifica opera politica, sociale e culturale di quel sovrano; argomento che è stato oggetto di diverse tavole rotonde.
Il Polo, nel quale si alterneranno gli apporti di studiosi nazionali ed internazionali di chiara fama, circa una ventina o forse più, si articolerà nei tempi e nei modi dal Primo Cittadino accennati nella sua eloquente disamina:
La mattina del 29 Febbraio, dunque, dopo i rituali saluti istituzionali, il Prof. Tocco relazionerà sulla figura di Ruggero II.
A lui seguiranno i contributi di Fulvio Delle Donne, Professore Associato di letteratura latina medievale e Umanistica e di Angela Lamanna, Dottoressa in lettere Moderne, sul tema “Il primo re di Sicilia e la sua incoronazione: liturgie, problemi, significati”.
Dopo una breve pausa si alterneranno:
Jean-Marie Martin, Direttore di Ricerca, Ecole Francaise de Rome, settore Medievistica, sul tema “Ruggero II: un sovrano polisemico”;
Annick Peters-Custot, Professore di Storia Medievale all’Università di Nantes, sul tema: “Ruggero II, un re imperiale?”;
e Kordula Wolf, Ricercatrice di Storia Medievale presso l’Istituto Storico Germanico di Roma, sul tema: ”Il <sultano battezzato> Ruggero II come restauratore e armonizzatore: alcune osservazioni sulla visione orientalistica di Michele Amari”.
Nel pomeriggio si parlerà di politica, società e cultura nel regno di Ruggero con gli apporti di:
Riccardo Berardi, Dottore di Ricerca in Storia Medievale presso la Scuola Superiore di Studi Storici dell’Università della Repubblica di San Marino, sul tema “La signoria in Sicilia e Calabria durante l’età di Ruggero II (1105-1154). Un modello per il nuovo Regno di Sicilia?”;
Carmelina Urso, Professoressa OIrdinaria di Storia Medievale, Università di Catania, sul tema “La politica matrimoniale alla corte normanna di Palermo”;
Francesco Panarelli, Professore Ordinario di Storia Medievale, Università della Basilicata, sul tema “Riflessioni sulla presenza di Ruggero II nei testi agiografici meridionali”;
e Giuseppe Mandalà, Ricercatore di storia dei paesi islamici, Consejo Superior de Investigaciones Cientificas, Madrid, sul tema “al-Idrisi e la geografia alla corte normanna di Sicilia”.
Ancora una breve pausa e poi sarà la volta di:
Jeremy Johns, Direttore del Centro di Ricerca Khalili, Professore di Arte e Archeologia del Mediterraneo Islamico, Università di Oxford, sul tema “Documenting Multiculturalism: novità sui cadì Banu Raga di Palermo e l’amministrazione dei musulmani della Sicilia normanna”;
Noelia Silva Santa Cruz, Professoressa di Storia dell’Arte medievale all’Università Complutense di Madrid sul tema “La eboraria en època de Ruggero II y los procesos de transculturaciòn en el Mediterràneo”;
e Laura Rodriguez Peinado, Professoressa di Storia dell’Arte medievale all’Università Complutense di Madrid sul tema “Reflexiones acerca del <ergasterion> de la corte normanda.
La mattiina di Domenica 1° Marzo 2020, terza ed ultima fase del convegno, la conferenza si incentrerà sulla tematica: “La città del riposo tradito: Cefalù”.
Interverranno gli studiosi:
Bruno Figliuolo, Professore Ordinario di Storia Medievale, Università di Udine, sul tema “ La struttura economica di Cefalù e della sua Chiesa e i rapporti con le città marittime della Campania in età normanna”;
Rosa Maria Cucco, Funzionario Archeologo della Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo e Stefano Vassallo, già Dirigente responsabile della Sezione per i beni archeologici della Soprintendenza di Palermo, entrambi sul tema “I Normanni tra Cefalù e le Madonie alla luce delle recenti scoperte archeologiche”.
Un’ultima pausa ancora e poi:
Juan Carlos Ruiz Souza, Professore di Storia dell’Arte Medievale all’Università Complutense di Madrid, sul tema “Architetture normanne tra la Creazione e l’Eternità”;
Maria Andaloro, Professoressa emerita di Storia dell’Arte Medievale, Università di Tuscia, sul tema “…hoc opibus ditat variis/varioque decore ornat…’ Ruggero Re nella Cattedrale di Cefalù”;
Ruggero Longo, Ricercatore di Storia dell’Arte Medievale, Biblioteca Hertziana di Roma e Francesco Capitummino, Dottorando in Storia dell’Arte Medievale, Università di Cambridge, entrambi sul tema “Frammenti ruggeriani? Il perduto spazio sacro del Duomo di CefaLù”.
Come si può constatare, Cefalù, a buon diritto dichiarata Patrimonio dell’Umanita, culturalmente si rigenera, si evolve, si qualifica e si eleva nel panorama nazionale ed internazionale, oltre che per le sue bellezze paesaggistiche, oltre che per i suoi storici monumenti, anche e soprattutto per lo spirito indomito dei suoi figli che con le proprie capacità ed animati da spirito fattivo tendono ad innalzarne il credito ponendola su una ribalta cosmopolita ancora più vasta e prestigiosa.
A tal proposito non può non tributarsi al Sindaco Lapunzina ed al quorum istituzionale da lui creato e diretto un giusto riconoscimento per aver approntato in ambito culturale quegli incentivi che hanno favorito l’arte e la cultura nelle loro multiformi espressioni; e ciò con l’aver aperto le porte del teatro Cicero, della Corte delle Stelle, del Comune stesso e dei luoghi più caratteristici della città a quanti hanno dimostrato di aver qualcosa da dire e di volerla e saperla dire, e con l’aver incoraggiato e sostenuto le individuali iniziative in tal senso rivolte in un momento storico problematico e socialmente tutt’altro che felice.
Cefalù, 11 Febbraio 2020
Giuseppe Maggiore
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