28 Novembre 2019, 21:21 - Rosario Fertitta [suoi interventi e commenti] |
Il Consiglio Comunale di Cefalù è stato convocato, in seduta urgente, per discutere ed approvare la cessione del Servizio Idrico comunale alla società AMAP.
Come sono lontani i tempi in cui un tale consigliere comunale, proprio sull’argomento ACQUA, costruì la sua fama di difensore cittadino del prezioso liquido trasparente.
Li ricordiamo tutti i gazebi, le raccolte firme, le mobilitazioni popolari, i dibattiti, le assemblee civiche, i ricorsi giudiziari.
L’ACQUA aveva un solo colore politico: quello del Partito Democratico.
In diverse sedute di consiglio comunale si consumarono aspri confronti tra Amministrazione e consiglieri comunali con una numerosa platea cittadina mobilitata dai paladini della trasparenza e della democrazia.
Cambiati i ruoli, cambiano i comportamenti.
Siamo in Italia e Cefalù non è da meno.
Un consiglio comunale convocato al 90esimo (per dirla calcisticamente) al quale viene chiesto di approvare una cessione del servizio idrico sostenendo che è un atto dovuto per legge.
Eppure se si ha la curiosità di leggere il contenuto della corrispondenza e degli allegati alla proposta di deliberazione NON sfuggirà che, GIA’ IL 16 OTTOBRE 2019, l’Assemblea Territoriale Idrica di Palermo – attraverso l’Ing. G. Grifasi – aveva chiesto al Comune di Cefalù (e a diversi altri) di adottare una delibera di consiglio comunale entro il 30 novembre e ciò poiché il Comune di Cefalù AVEVA DICHIARATAMENTE MANIFESTATO di NON AVERE INTERESSE a GESTIRE IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO IN FORMA AUTONOMA e DIRETTA.
Ed allora le domande sorgono spontanee.
CHI avrebbe dichiarato di non avere interesse a gestire il servizio idrico in forma diretta?
Perché, se continua a sostenersi che cedere gli impianti e il servizio ad AMAP è un obbligo, l’Ing. Grifasi si è preoccupato di evidenziare questa scelta del Comune di Cefalù?
Se è (ed era) un obbligo di legge cedere il Servizio Idrico, perché non lo si è fatto già anni addietro invece di spendere milioni di euro in riparazioni e contenziosi giudiziari?
Chi si accollerà i costi di gestione del potabilizzatore di Sorgenti Presidiana?
Perché si è atteso l’ultimo minuto dell’ultimo giorno utile per portare in Consiglio la proposta di delibera per cedere gli impianti ad AMAP, visto che la nota dell’Assemblea Idrica Territoriale è del 16 OTTOBRE 2019?
Perché in questo mese e mezzo il sindaco non ha informato la Cittadinanza su quanto stava avvenendo convocando assemblee ed incontri con i cittadini così come fece, anni fa, il suo omonimo consigliere comunale?
Domandare è lecito, rispondere è cortesia.
Si può cancellare tutto, giammai la Memoria e la Storia.
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Commenti
Giovanni Brocato -
E il potabilizzzatore?????
NON impianti ma solamente il S.I.I. Scusami avvocato ma, per essere precisi, poiché ritengo che l'AMAP non VORRA' MAI il potabilizzatore! Credo!