18 Agosto 2019, 11:13 - Salvatore Di Majo [suoi interventi e commenti] |
Mi rivolgo a tutti coloro i quali patiscono sui fondi di loro proprietà la presenza di branchi di suidi. Non credo di essere il solo a fronteggiare questo problema nel territorio di Cefalù, più precisamente in contrada Plaia degli Uccelli: dopo il disastroso incendio dell'estate 2016 - almeno 10.000 € tra danni diretti e collaterali, risarciti da nessuno - già nel 2017 comunicai al Sindaco di questo Comune, confortato da una rassicurazione informale dello stesso, l'esistenza di un branco particolarmente aggressivo ( Prot. n° 9447 del 6 aprile 2017); superfluo aggiungere che non ho mai ricevuto alcuna risposta, positiva o negativa che fosse. Dopo un 2018 di relativa quiete - campagna di abbattimento promossa da privati? - il problema è tornato di strettissima attualità in questa estate 2019, aggravato dalla presenza di almeno 3 femmine con i loro cuccioli ormai adulti, unitamente ad altri adulti isolati che stanno imperversando su tutto il fondo causando danni alle coltivazioni e alla stessa manutenzione ordinaria.
Ho già provveduto da alcuni giorni - 2 agosto 2019 per l'esattezza - a comunicare nuovamente per iscritto l'esistenza del problema al Sindaco e al locale Distaccamento della Forestale, ma temo che la mia sola denunzia non basti. Inutile nascondercelo: senza provvedimenti urgenti, il rischio che si corre è quello di temere per la propria incolumità fisica, ammesso che la tragica scomparsa di Salvatore Rinaudo non ci abbia insegnato proprio nulla. In più, last but not least, rischiamo di avere dei fondi svalutati a causa della presenza perniciosa dei suidi senza poter più provvedere alla manutenzione ordinaria. Io personalmente, insieme ai miei fratelli, sotto questo profilo siamo giunti al punto di non ritorno: ci impegniamo ad eseguire puntualmente ogni anno tutte le opere di potatura degli ulivi e delle altre colture, la pulizia in estate per la prevenzione degli incendi... il passaggio dei suidi è la goccia che letteralmente distrugge il vaso, non parliamo di traboccare! Invito tutti quelli che patiscono il mio stesso problema a scrivermi privatamente per concordare delle iniziative comuni sollecitando il governo regionale ad intervenire.
Scrivete a salvatoredimajo@gmail.com
Pubblico di seguito alcune foto emblematiche.
Ultima precisazione: se qualcuno pensasse, dopo aver visto queste foto, che i danni da me lamentati sono stupidaggini e che il mio intento sia "manciarici ri supra", ebbene informo costoro che queste foto sono state scattate da mio fratello nelle parti del fondo in cui era certo di essere da solo, non potendo mettere a repentaglio la sua incolumità fisica a causa dello spiacevole rendez-vous con qualche branco. Per il resto, piango gli ulivi scavati fin da sotto le radici che dovremo far tagliare prima che la pioggia o il vento facciano franare alcuni di essi sulla statale 113. A ciò si aggiungono i secolari "cunzarri", i tipici muretti a secco, letteralmente sventrati ed annientati, non documentati in questa sede per le ragioni riferite prima.
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