TARI (tassa sui rifiuti)

Ritratto di Angelo Sciortino

25 Luglio 2019, 20:02 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

 

TARI, tassa sui rifiuti. Come si applica e quali sono le differenze fra alberghi e agriturismi? E quali quelle fra i B&B e gli alberghi? Ci viene in aiuto una sentenza del Consiglio di Stato: nella Sentenza n. 1162 del 19 febbraio 2019 del Consiglio di Stato, che decideva a proposito di un ricorso presentato dai titolari di alcune Aziende agrituristiche, che impugnavano le Deliberazioni consiliari con cui un Consiglio comunale aveva approvato il Regolamento su “Imposta unica comunale (Iuc): Imposta municipale propria (Imu), Tassa sui rifiuti (Tari) e Tributo per i servizi indivisibili (Tasi)” e le tariffe Tari per l’anno 2014, nella parte in cui si equiparavano gli Alberghi e gli Agriturismi. Le Aziende ricorrenti avevano lamentato l’illegittimità dell’equiparazione, a causa della differenza obiettiva dell’attività agrituristica, rientrante nell’attività agricola, rispetto a quella alberghiera, che è attività commerciale. Il ricorso è stato rigettato dal Consiglio di Stato, ma sembra che di tale decisione non tengano conto né il Comune di Cefalù né i commissari nominati in seguito alla dichiarazione di dissesto.

A parte le condivisibili e preoccupate denunzie dell'albergatore del Costa Verde Giuseppe Farinella, altre osservazioni critiche mi corre l'obbligo di fare. Il Blu bay e l'Astro Suite pagano quanto una civile abitazione, cioè 1,71 euro a mq, mentre gli albergatori euro 5,78 a mq. Tra l'altro, anche loro hanno le cucine, sebbene nelle singole camere. In forza di tali differenze accade, per esempio, che Baia del Capitano per 50 camere paga 17.000 euro all'anno e l'Astro Suite, pure esso con 50 camere, paga 2.500 euro anno. Tali dati non sono precisi, ma soltanto approssimativi. Tale approssimazione, però, nulla toglie al giudizio di scarsissima equità, che certamente non fa bene al turismo e alle iniziative imprenditoriali.

Certamente un simile modo di tassare le attività economiche determina troppe sperequazioni, che nuocciono al turismo e all'accoglienza. Nuocciono anche e soprattutto ai lavoratori, che non possono contare su imprenditori non tartassati in modo equo, non sottovalutando il fatto che la tassazione per l'IMU spesso viene applicata non tenendo conto della passività procurata dal pagamento dei lavoratori. Possibile che non si tenga conto di tale costo?

Ma tant'è, il dissesto finanziario e i conseguenti commissari sono forse lo strumento per il completamento della deriva di Cefalù; una deriva che prosegue indisturbata da oltre dieci anni. Perché allora lamentarsi degli esempi di tale degrado, come le vie cittadine usate per le passeggiate in costume e persino la Cattedrale visitata da turisti in abiti non consoni?

Sotto la legge (non rispettata a Cefalù) istitutiva della TARI.

 Tari.pdf

Commenti

Oggi mi ha chiamato Antonio Cannizzaro, gestore dell'Astro Suite, precisandomi che le sue stanze sono 23, per le quali paga una Tari di 3.500 euro l'anno, mille in più della cifra riportata nel mio intervento.

Non credo che la differenza di 1.000 euro cambi la situazione e non credo neppure che il numero di camere inferiore a quello riportato sempre nel mio intervento debba ritenersi decisivo, se si tratta di camere doppie.

Comunque, in un prossimo intervento riporterò ulteriori dati su altre realtà turistiche, che pagano la TARI. Questa volta dati suffragati delle ricevute dei pagamenti.