Una guerra persa

Non è che io abbia iniziato una guerra santa contro i turisti, in fondo anche tra loro si trovano ogni tanto persone per bene, sono di fatto loro che – in buona parte -  hanno dichiarato guerra a Cefalù, in ciò confortati da comportamenti sguaiati e inconsapevoli di chi spalanca loro le porte, con occhi che non vedono e non capiscono il valore del luogo su cui lucrano ; se si possono piantare quattro tubi e quattro tavole a ridosso delle mura megalitiche – è il ragionamento del turista medio – perché io non posso ballare sugli scavi archeologici? E’ ovvio che certi comportamenti andrebbero duramente e immediatamente sanzionati, con il concorso di un’intera cittadinanza finalmente civilizzatasi, ma purtroppo questa non è la Svizzera ed i cefaludesi  ( non tutti, naturalmente)….