30 Giugno 2019, 09:43 - Giuseppe Maggiore [suoi interventi e commenti] |
RICORDARE È RIVIVERE
Saro Ilardo.
Nel breve spazio temporale in cui ho avuto l’onore di avvicinarlo, di conoscerlo e di apprezzarne l’acume, il tratto, la signorilità, l’umore bonario, la cultura, m’ha preso il rimpianto che la nostra insorta imprevista amicizia non fosse cominciata prima.
Molto prima.
Avrei potuto assimilare molto di più da Lui, meglio scandagliando la profondità del suo pensiero.
Riproporre alla memoria, facendo spesso sfoggio di eloquenza e di ricercati pomposi vocaboli altisonanti, un personaggio di spicco della nostra società, della nostra epoca, interprete veridico delle nostre più vivide problematiche, un personaggio che, dando incondizionatamente di sé, ha plasmato con la sua etica, la sua perspicacia e la sua lungimiranza, la comunità del suo tempo (e di riflesso anche del nostro), non è rendergli giustizia, mi pare, ma oscurarne lo spirito, semplice e leale, con dei fronzoli coreografici.
Mi limiterò, pertanto, ad esprimere le sensazioni emotive del momento, venute alla mia mente al cospetto della bara:
ho perso un Amico, un Maestro di vita, un Signore della letteratura, un Gentiluomo della politica. Un uomo da ricordare e da prendere ad esempio.
Con questo, coscienziosamente ritengo di pagare un tributo di riconoscenza all’Amico, al Letterato, al Politico, all’Uomo, che, purtroppo, la inesorabile condizione naturale ci ha tolto.
Cefalù, 29 Giugno 2019
Pippo Maggiore
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Commenti
Enzo Rosso -
Grazie
Caro Pippo,
hai saputo cogliere in pieno la immensa caratura umana, professionale e culturale di Saro Ilardo.
Grazie.