31 Maggio 2019, 08:11 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Nel mio ultimo post sul raddoppio (www.qualecefalu.it/node/23144) ho scritto che non desta preoccupazione il fatto che allo Spinito e a Pietragrossa il tempo si è fermato al 2015.
L’ho scritto perché, a mio giudizio, i lavori della fermata sotterranea saranno gli ultimi ad essere iniziati.
Se, mai, saranno iniziati.
L’ho scritto per le ragioni, che quel minimo di buon senso che mi ritrovo suggerisce a chi, come me, non ha mai elaborato il cronoprogramma di una grande opera pubblica.
Il buon senso, infatti, mi fa ritenere che le opere indispensabili per la fermata sotterranea, quali saranno, o dovrebbero essere, la galleria di accesso a quella del cosiddetto mezzanino, da cui si dipartiranno le scale mobili per scendere alle banchine, quest’ultima galleria e le altre per le scale mobili, nonché i pozzi per le scale di sicurezza potranno essere iniziate dopo che la talpa, che si sarà imbucata ad Ogliastrillo, avrà realizzato tutta la canna dispari sino a Mazzatore ed il tratto di canna pari da Mazzatore a Piegragrossa.
All’incirca 11.000 metri di galleria.
Ma non solo.
L’attuale sottostazione elettrica,
che sarà necessario dismettere per realizzare l’imbocco della galleria di accesso al mezzanino, dovrà continuare ad alimentare la linea esistente sino a quando la nuova sottostazione elettrica prevista nella valle del Carbone, non sarà stata realizzata, attivata e collegata alla linea esistente.
Ciò perché i treni dovranno continuare a transitare lungo la vecchia linea, con interruzioni del transito, tra la nuova fermata di Lascari e la vecchia stazione di Castelbuono, giocoforza limitate ai tempi tecnici strettamente necessari per disattivare l’attuale sottostazione ed attivare la nuova collegandola alla vecchia linea.
Per tali ragioni allo Spinito e a Pietragrossa tutto continuerà a restare fermo al 2015 ancora per molto tempo.
Quanto?
Se per le ragioni che ho scritto nel post (www.qualecefalu.it/node/23117) la talpa non si potrà imbucare ad Ogliastrillo prima dell’inizio del 2021 e se, come ci è stato detto, la talpa si muoverà sottoterra alla velocità di 13 metri al giorno, saranno passati 2,5 anni circa prima che la talpa sottopassi Pietragrossa in direzione Palermo, dopo avere percorso 11.000 metri circa.
Il che, valutando, ottimisticamente, in 6 mesi il tempo di fermo complessivo per la manutenzione periodica ordinaria della talpa e per il suo smontaggio ed il suo riassemblaggio, necessari per l’inversione di marcia a Mazzatore, manovra ben diversa dalla "rototraslazione" annunziata il 26 novembre del 2015 (www.qualecefalu.it/node/20241), significa che la talpa transiterà sotto Pietragrossa all’inizio del 2025.
Ne consegue che allo Spinito e a Pietragrossa tutto resterà fermo al 2015 per altri 5 anni.
Almeno.
Dovesse andare bene e con la speranza che, ad andare male, non sarà dopo.
Saro Di Paola, 30 maggio 2019
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