Il mio ultimo impegno a favore dei cefalutani

Per non venire meno al mio impegno di difendere questa Città, che presto dovrà pagare somme ingenti per le cause perdute dalla sua Amministrazione, domani mattina presenterò un esposto alla Procura della Corte dei Conti, nella speranza che essa provveda ad addebitare ai responsabili il costo del danno erariale procurato per l'avventatezza di alcuni funzionari del Comune e della Sovrintendenza ai BB. CC. AA.

Presenterò da solo e con la mia sola firma l'esposto, in considerazione che da almeno una settimana ho aspettato che altri cittadini lo sottoscrivessero, ma a quel che sembra a Cefalù è difficile che i cittadini passino dall'inutile mormorio all'azione. Prendo quindi atto di questa viltà dei più, ringrazio i pochi che lo hanno sottoscritto e faccio quello che la mia coscienza mi spinge a fare, magari da solo.

Le numerose querele del Sindaco, di qualche funzionario comunale e una denuncia sempre del Sindaco, non avranno mai la forza di mettermi a tacere, soprattutto quando si tratta di raccontare la verità per evitare che si conducano fino in fondo errori amministrativi, facendoli diventare persino reati.

Mi corre l'obbligo, però, di precisare che questa è l'ultima volta che chiedo ai cittadini cefalutani di aiutarmi ad aiutarli. Persino Gesù diceva “aiutati che t'aiuto”. Io però non sono Gesù e non farò come Lui, che continuò ad aiutare persino chi lo tradì. Io smetterò di aiutare chi non lo merita e lascerò che ognuno dei cefalutani paghi per gli errori di questa Amministrazione. Anzi, in considerazione dei fatti e dell'ingente loro costo, lascerò che a pagare siano pure i loro figli e forse i loro nipoti.