7 Maggio 2019, 08:00 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
La lettura della determina del Sindaco, riportata in pdf in calce al presente intervento, suggerisce già la convinzione che a Cefalù non esistono professionisti capaci di dare un contributo all'Amministrazione per suggerire la soluzione dei problemi, che l'affliggono.
La convinzione non credo, però, che sia rispondente alla verità. Se è così, allora, bisogna cercare di scoprire qual è il vero motivo per cui il Sindaco con la sua determina ha scelto come suo esperto un professionista di Canicattì.
Un primo suggerimento ce lo dà lo stesso Sindaco nella sua determina, che così recita: “L’individuazione del professionista cui conferire l’incarico di che trattasi si fonda essenzialmente su valutazioni di carattere fiduciario...”. Quindi il primo motivo consiste nel fatto che il professionista è stato scelto “essenzialmente” perché godeva la fiducia del Sindaco, che a quanto pare ne ha poca verso i professionisti di Cefalù.
Stento a credere, però, che le cose stiano così. Ammetterlo, infatti, equivarrebbe ad ammettere che in sette anni di sua sindacatura egli non è stato in grado di creare con i professionisti cefalutani un rapporto di fiducia. In effetti non è difficile crederlo, se si considera quanti pochi progetti (nessuno) ha presentato questa Amministrazione, anche quando aveva occasioni di finanziamento. E allora, eccoci al punto di partenza.
Leggiamo allora ancora la determina, chissà che non troviamo qualcosa. Il Sindaco ritiene “che si manifesta la necessita di disporre di un qualificato esperto in materia di lavori pubblici, al fine di meglio poter affrontare le relative specifiche problematiche” e dà atto “che il comune di Cefalù attualmente ha in servizio due soli funzionari, di cui uno andrà in pensione nel mese di agosto corrente anno, che devono assicurare l’efficienza dei servizi di due Settori particolarmente complessi ed importanti per il buon andamento Amministrativo dell’Ente e per assicurare il pubblico interesse: 1) il Servizio Urbanistica; 2) il Servizio LL.PP”. La nomina dell'esperto, tra l'altro, è indispensabile perché “sono in scadenza i bandi di cui ai fondi europei 2016/2020 e che il Comune non può incorrere rischio di perdere i finanziamenti per le opere pubbliche”.
Bene, tutto spiegato. Spiegato? Non proprio, se si considera che in soli tre mesi il nuovo esperto dovrebbe essere in grado di compiere un miracolo, approntando i progetti per non perdere l'occasione di partecipare ai bandi dei fondi europei in scadenza nel 2020.
Sorge spontanea una domanda: se tali fondi erano previsti già dal 2016, come mai ci si è ridotti ad appena un anno dalla scadenza? Non sarebbe stato opportuno che il Sindaco sollecitasse l'Ufficio Tecnico a fare ciò per cui i cittadini lo pagano? Ma forse egli preferisce mortificarne la professionalità, nominando un esperto a fare in tre mesi quello che tale Ufficio non ha fatto in tre anni, nella speranza di dimostrarne lo scarso rendimento.
Anche questa spiegazione non mi convince totalmente. Inutilmente ho letto la determina più volte, ma non ho ricavato più di quel che avete letto. Spero che vi riesca qualcuno dei lettori, al quale sarò grato se mi suggerirà una spiegazione, costringendomi a rigettare la mia opinione che forse tutto è conseguenza della incapacità amministrativa del Sindaco.
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