Piano Regolatore per la società o per le società segrete?

È trascorso mezzo secolo da quando Cefalù si è ritrovato un PRG non sottoscritto dal suo estensore professor Samonà, perché nel segreto delle commissioni consiliari era stato stravolto. Oggi sembra che stia accadendo la stessa cosa. Fra non molto nella commissione sarà discusso un nuovo PRG, sempre all'insaputa dei cittadini. Questo è un pessimo esempio di amministrazione, perché, essendo il PRG uno strumento per dare regole condivise per lo sfruttamento del territorio e la crescita urbana, esso dovrebbe scaturire dalla partecipazione di tutti i cittadini; invece, tutto sta svolgendosi nella più totale mancanza d'informazione e senza la partecipazione della società. Oggi, come cinquant'anni fa, sta per nascere un PRG non per la società, ma per le società segrete; non con il contributo dei cittadini, ma con quello dei membri sconosciuti di ben altre società.

Ecco perché non leggiamo dichiarazioni, comunicati, informazioni su ciò che è in atto.

Ma questa Amministrazione non aveva assicurato, per bocca del suo candidato sindaco, poi eletto e rieletto, che mensilmente avrebbe informato i cittadini con un comizio dello svolgimento delle attività amministrative? E quella della preparazione di un PRG non è una attività amministrativa per eccellenza? Eppure, di questi lavori e delle direttive date al progettista non si è discusso neppure in Consiglio comunale! In conseguenza, non si è levata alcuna voce critica né un suggerimento.

Tutto ciò non è rispettoso dei cittadini, che vengono considerati sudditi da questa Amministrazione e come tali vengono trattati.

Se sta bene a loro, io non posso che subire, ma non potevo né posso esimermi dal rimproverare questo comportamento disdicevole dell'Amministrazione, perché contrario a ogni principio di democrazia partecipata, liberale e rispettoso dei diritti dei cittadini di essere informati sulle decisioni riguardanti i loro interessi.