Un altro esempio di cattiva amministrazione

Ritratto di Angelo Sciortino

6 Febbraio 2019, 14:26 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Un tempo si credeva che per costruire una casa fosse indispensabile provvedere prima alle fondazioni. Oggi, almeno a Cefalù, non è più possibile, perché occorrono le cosiddette banconote di sostegno, chiamate ora permesso di costruire e ora condono edilizio. Vada per il permesso di costruire, non altrettanto permissivi possiamo essere per il condono edilizio.

Ben due condoni edilizi si sono ripetuti nel passato: uno nel 1985 e un altro nel 1994. Il nostro Comune, e per esso il suo Ufficio Tecnico, non è stato in condizione di contestare correttamente gli abusi esistenti. La stessa Amministrazione con ben due deliberazioni di Giunta ha tentato di risolvere le inadempienze del suo Ufficio Tecnico, ma inutilmente. La burocrazia comunale si è dimostrata più forte della legge e della volontà politica. Anche perché tale volontà politica si è limitata soltanto ai proclami.

È accaduto lo stesso con il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM), che lo stesso Sindaco dichiarò di avere affidato al dirigente d'allora dell'Ufficio Tecnico, ingegnere Duca, ma che poi fu affidato a un professionista esterno, che non riuscì a realizzarlo, perché nessuno dell'Amministrazione gli diede le direttive necessarie. Anch'esso, quindi, rimase soltanto un proclama.

Intanto crescevano, nonostante lo stato di dissesto e la presenza di ben tre commissari, le spese dell'Amministrazione, in gran parte per sostenere liti giudiziarie perse. Per non dire delle eventuali spese di risarcimento, che non possono essere quantificate, perché ancora in itinere.

Da qui la necessità di procurarsi in ogni modo i finanziamenti necessari dagli incolpevoli cittadini. Fu ed è logica conseguenza che Cefalù subisca contravvenzioni per i ticket scaduti del parcheggio sulle strisce blu, diversamente da come avviene negli altri Comuni; che si continui a pagare l'IMU su terreni inedificabili o perché troppo scoscesi o perché troppo vicini a torrenti, ma dichiarati tali dal suo PRG vecchio di oltre cinquant'anni e non firmato dal suo progettista, a causa dei cambiamenti subiti per volontà delle passate Amministrazioni.

Oggi, a causa della crisi in cui versa il Paese, non s'investe più in costruzioni, per cui non rimane altro per incassare, che applicare le leggi sul condono edilizio. E, visto che in oltre cinquant'anni non si è stati in grado di applicarle, si decide di nominare un tecnico esterno in sostituzione del proprio Ufficio Tecnico, nonostante la presenza fra i suoi dipendenti di professionisti in grado di farlo.

Per mia fortuna non posseggo un'automobile, per cui non sono vittima di contravvenzioni soltanto per parcheggiare; non posseggo beni immobili, che autorizzano l'estorsione di IMU e imposte varie, simili a imposizioni tiranniche. Ciò non toglie che io possa restare indifferente di fronte alle vessazioni subite dai miei concittadini.

In un prossimo intervento pubblicherò altri particolari, ivi comprese le deliberazioni di Giunta del 2013 e 2017, nonché le determinazioni del dirigente dell'Ufficio Tecnico, a sostegno di quanto ho dichiarato nel presente intervento di denunzia di danno erariale caricato non su chi ne è responsabile, ma sui cittadini di oggi e persino su quelli di domani.