Conoscere per giudicare

Ritratto di Angelo Sciortino

7 Gennaio 2019, 15:06 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Quello che segue è la parte finale della lettera al Capo Area dei servizi al Cittadino del sindaco Orlando. In calce al presente intervento pubblico la lettera completa in pdf, perché ritengo utile e neccessaria la sua lettura, al fine di conoscere i fatti non per sentito dire o per le interpretazioni date in questi giorni dai seguaci del cosiddetto capitano sui social, ma dalla loro obiettiva presentazione.

"...Al fine di evitare applicazioni ultronee delle nuove norme, che possano pregiudicare proprio l’attuazione di quei diritti ai quali lo scrivente responsabilmente faceva riferimento e ossequio, Le conferisco mandato di approfondire, nella Sua qualità di Capo Area dei Servizi al Cittadino, tutti i profili giuridici anagrafici derivanti dall'applicazione della citata L.132/2018 e, nelle more di tale approfondimento, impartisco la disposizione di SOSPENDERE, per gli stranieri eventualmente coinvolti dalla controversa applicazione della legge 132/2018, qualunque procedura che possa intaccare i diritti fondamentali della persona con particolare, ma non esclusivo, rifermento alle procedure di iscrizione della residenza anagrafica".

In buona sostanza, Orlando non chiede la “disapplicazione” della legge – non potrebbe farlo, essendo ufficiale del Governo tenuto a farla rispettare – ma chiede al Capo Area di sospenderla in attesa di un suo approfondimento di “tutti i profili anagrafici derivanti dalla legge 132/2018. Fino a questo momento, quindi, Orlando sta muovendosi entro i confini della legge e non contro di essa, come molti ciechi seguaci del “capitano” vorrebbero farci credere e come questo stesso capitano di ventura vorrebbe farci credere, quando dichiara di venire a Palermo per consegnare le case confiscate alla mafia ai cittadini palermitani e non agli immigrati.

Il problema potrebbe porsi nel momento in cui l'approfondimento richiesto dovesse dimostrare la necessità di disapplicazione della legge, perché ritenuta incostituzionale. In questo caso la decisione non spetterebbe a Orlando e neppure al cosiddetto capitano, ma alla Corte Costituzionale. Orlando dovrebbe, cioè, impugnarlo e chiedere al giudice di sollevare incidentalmente una questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Consulta. In verità, avrebbe anche la soluzione delle dimissioni. Comunque sia, mi sembra assurdo trinciare giudizi senza capo né coda prima che si avverino tali conseguenze. Insistervi serve soltanto a fomentare odio e a dimenticare i problemi veri, che non riguardano l'immigrazione, ma la cattiva politica e la cattiva amministrazione. Problemi dei quali sarebbe opportuno che ci interessassimo, se vogliamo che l'Italia abbia ancora un futuro.

Lettera del sindaco Orlando al Capo Area.pdf