L'Amministrazione sa difendere Cefalù e il suo territorio?

Ritratto di Angelo Sciortino

29 Novembre 2018, 20:39 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Ritengo utile ritornare con alcune precisazioni su quanto scritto l'altro ieri da Giovanni La Barbera (https://www.qualecefalu.it/node/22632).

L'argomento era relativo al Piano Paesaggistico territoriale, che la Regione ha già approvato e sul quale sono stati chiamati a fare le loro osservazioni i Sindaci interessati, in considerazione anche che i PRG esistenti o in corso di approvazione – vedi quello di Cefalù – varranno meno che niente.

L'argomento riveste un'importanza straordinaria per diverse ragioni. È evidente, infatti, che in questo modo viene tolta ogni autonomia ai Comuni a gestire il loro territori; le osservazioni dopo l'approvazione hanno sì una loro valenza, ma valgono meno di un contributo attivo alla sua stesura, che va chiesto e dato prima e non dopo. Nessuna meraviglia, però, in considerazione di quanto poco la Regione siciliana ha difeso la sua autonomia, fissata persino nella Costituzione. Una tale Regione non poteva avere rispetto a sua volta per le autonomie comunali.

Il rispetto diminuisce ancora di più, se si pensa che sembra che il Piano si basa non su studi e visite del territorio, ma soltanto sulle fotografie aeree scattate dalla Forestale. Come si possa approntare in questo modo un piano territoriale, vincolante al punto di annullare i PRG, per me rimane un mistero. Ma tant'è!

Occorre anche un'altra precisazione. Sembra che quasi tutti i Comuni invitati a fare le loro osservazioni entro sessanta giorni abbiano dato il loro consenso. Tutti, ma non quello di Cefalù, che per bocca del suo Sindaco ha dichiarato le sue difficoltà a redigere le osservazioni necessarie. Forse Cefalù non ha un suo Ufficio Tecnico? Forse i suoi componenti non hanno le capacità necessarie per svolgere un simile compito?

Tutte domande che per me rimangono un mistero, perché non riesco a trovare una risposta. Non mi resta che aspettare.