Secondo appuntamento con le Conferenze D’Autunno 2018

Ritratto di Archeoclub d'Italia di Cefalù

24 Novembre 2018, 20:51 - Archeoclub d'It...   [suoi interventi e commenti]

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Conferenze D’Autunno 2018 - Secondo appuntamento.

 

Il prossimo 30 Novembre 2018, alle 17.00, nella Sala delle Capriate del Palazzo di Città in Piazza Duomo a Cefalù, per il ciclo “Conferenze D’Autunno” 2018 a cura della sede di Cefalù dell’Archeoclub d’Italia, avrà luogo la conferenza del professor Massimo Cultraro: “Sulle orme degli esuli troiani. Heinrich Schliemann, Alessandro Della Seta e la Rocca di Cefalù”. Il tema scelto dal professor  Cultraro per questo incontro cefaludese riguarda una parte dei suoi approfonditi studi sullo scopritore di Troia, Heinrich Schliemann, effettuati attraverso lo studio delle lettere e dei diari personali del Fondo Schliemann presso la Biblioteca Gennadius di Atene, recentemente da lui pubblicato nel volume “L’ultimo sogno dello scopritore di Troia. Heinrich Schliemann e l’Italia (1858-1890)”. Lo studio ripercorre le vicende di Schliemann a partire dal suo primo viaggio in Italia nel 1858, da turista e uomo d’affari, e le segue negli anni successivi, quando – già famoso per la sua straordinaria scoperta della città di Troia – egli ritorna a visitare la penisola, spingendosi fino alla Sicilia. Il professor Cultraro approfondisce con la sua ricerca quale sia stato il rapporto dello studioso tedesco con le personalità culturali e politiche dell’Italia di quegli anni, e quali siano stati i suoi contatti scientifici con gli ambienti accademici nazionali.
Tra queste lettere e questi diari dello scopritore di Troia e del tesoro di Priamo, il professor Massimo Cultraro ha trovato “qualcosa” che lega questo personaggio alla Rocca di Cefalù.
Impazienti di conoscere queste trame, lo ringraziamo per l’appassionato lavoro di ricerca, per la sapiente e competente attività didattica rivolta a centinaia di giovani e per la sua instancabile e generosa attività di divulgazione attraverso le pubblicazioni e le conferenze.
L’Archeoclub d’Italia, ringrazia per l’ospitalità l’Amministrazione Comunale e la Presidenza del Consiglio Comunale di Cefalù.

 

Massimo Cultraro è archeologo, primo ricercatore (senior researcher) presso l’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali (IBAM) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR),  Catania. Dopo aver conseguito la laurea in Lettere Classiche presso l’Università di Catania, si è specializzato in archeologia preistorica dell’Egeo presso la prestigiosa Scuola Archeologica Italiana di Atene. Dottore di ricerca presso l’Università di Pisa, si è perfezionato in Preistoria Egea presso la Scuola di Atene, città in cui ha vissuto fino al 1999, collaborando ad attività di scavo e ricerche con istituzioni greche e internazionali. Professore a contratto presso le Università di Perugia e di Cagliari, dal 2003 insegna Archeologia e Civiltà Egee presso l’Università di Palermo e dal 2014 presso la Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università Statale di Milano.
È professore di prima fascia della medesima disciplina (Abilitazione Scientifica Nazionale nel 2014) e componente del Collegio di Dottorato in “Territorio e Cultura” presso l’Università di Tor Vergata a Roma.
Ha operato in numerose missioni di scavo in Grecia, nell’isola di Creta (Festòs e Haghia Triada) e a Lemnos, dove dal 1992 è responsabile scientifico delle esplorazioni nella collina settentrionale dell’abitato preistorico. Visiting Professor presso la Brown University di Providence, Rhode Island (USA), vi è tornato come Senior Researcher grazie a una borsa CNR-NATO; è membro dell’American Archaeological Society.
I suoi campi di interesse riguardano la Grecia dell’età del Bronzo e la preistoria della Sicilia, con particolare attenzione alle dinamiche dei contatti transmarini e ad aspetti della produzione tecnologica, come l’artigianato su metallo.
All’interno delle attività del CNR si occupa di tecnologie digitali nel settore della comunicazione dei Beni Culturali, facendo parte della delegazione italiana presso l’Expo di Shanghai in Cina (giugno 2010). Nel 2007 gli è stata affidata la direzione scientifica del progetto ‘Il Museo Virtuale dell’Iraq’, un’iniziativa scientifica congiunta tra CNR e Ministero degli Esteri, finalizzata alla restituzione al vasto pubblico del patrimonio archeologico dell’antica Mesopotamia dopo le devastazioni belliche del 2003. Il progetto, ora disponibile online (www.virtualmuseumiraq.cnr.it), è stato prescelto a rappresentare le eccellenze scientifiche italiane ai lavori del G8 degli Enti di Ricerca tenutosi a Venezia nel maggio 2009.
Ha coordinato progetti bilaterali nel campo del Patrimonio Culturale in Portogallo, Montenegro e Georgia. Dal 2010 è componente della commissione ministeriale L. 6/2000 del MIUR per la diffusione della cultura scientifica e tecnologica italiana.
Membro dell’Archaeological Society of America e della Società Archeologica di Atene, è componente del comitato scientifico delle riviste Sicilia Archeologica, Ipotesi di Preistoria, Rivista di Scienze Preistoriche e Mediterranean Archaeology & Archaeometry.
Autore di oltre un centinaio di lavori su riviste scientifiche nazionali e internazionali, ha scritto due saggi su argomenti legati alla preistoria egea. Inoltre, nel 2017, ha pubblicato il volume “I Micenei. Archeologia, storia, società dei Greci prima di Omero”, Editore Carrocci, Roma, e nel 2018 il volume “L’ultimo sogno dello scopritore di Troia. Heinrich Schliemann e l’Italia (1850 – 1890)”, Edizioni di Storia e Studi Sociali, Ragusa.
Nel 2012 è stato insignito del “Premio Ninfa Camarina” per la Cultura Classica “Virgilio Lavore”, sotto il patrocinio del MibAC, per l’attività svolta in Iraq.