18 Ottobre 2018, 20:19 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Alle precedenti si aggiungono altre settantamila ragioni per allarmarsi. Il Comune, credo tramite il suo Assessore al turismo, ha dato vita a una splendida kermesse culturale, chiamata “Sicily Food Festival”. Una di quelle kermesse, che ha notevolmente innalzato il livello culturale di Cefalù, ponendola così in alto, che è quasi scomparsa dalla vista. Adesso la vedono soltanto i panellari, ma non più, se ce ne sono ancora, uomini come Mandralisca e Porpora o, per andare più vicino ai nostri giorni, come il barone Agnello di Ramata e Carlo Bordonaro.
Che cosa è accaduto? Corre voce che sia stato elevato un verbale di ben settantamila euro all'Associazione, che ha gestito gli stand del Lungomare; un'Associazione “senza fini di lucro”, ma a quanto sembra senza lucro per quei giovani assunti, che non erano in regola con le assicurazioni previste dalla legge, e per il demanio marittimo, che sì è visto occupare il suo suolo senza alcuna contropartita, non essendo stata richiesta una concessione.
Fin qui tutto normale in un paese in cui si tiene in non cale la legge. Dove tutto diventa preoccupante è nel fatto che l'iniziativa era sponsorizzata dal Comune e, quindi, dalla sua Amministrazione, che la legge dovrebbe conoscerla e dovrebbe farla rispettare. Non vorrei, però, che essa desse una sua personale interpretazione di tale legge e che per difendere la sua illuminata interpretazione si rivolgesse, more solito, alle Autorità competenti, sprofondando in un'altra costosa causa.
Spero tanto che il destinatario del verbale sia soltanto l'Associazione, per cui qualunque reazione non potrà coinvolgere il Comune e quindi i suoi cittadini. Se le cose andranno come spero, almeno i cittadini non ci rimetteranno. Sarebbe il caso, però, che i cittadini facessero sentire la voce del loro dissenso per iniziative organizzate e patrocinate dal Comune con tanta pericolosa improvvisazione, oggi forse non costose, ma nulla esclude che, continuando così, altre simili iniziative possano costare alle tasche dei cittadini.
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